No di Castellabate. Spinelli: presenza di migranti pregiudica sicurezza pubblica
Agropoli pronta ad ospitare 40 immigrati. Il comune cilentano, infatti, ha deciso di aderire al progetto Sprar, sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati, modello che punta ad avere una distribuzione equa e diffusa e programmata su tutto il territorio nazionale, eliminando l’attuale situazione che vede un approccio emergenziale con grandi concentrazioni in poche aree geografiche.
Lo Sprar, in virtù di una clausola di salvaguardia presente nell’accordo tra Anci e Ministero dell’Interno, prevede che ciascun comune non superi 2,5 migranti ogni mille abitanti. Ciò permetterà di limitare e tenere sotto controllo l’arrivo indiscriminato di profughi. Ad Agropoli già sono presenti diversi immigrati, ospiti di una struttura sita in prossimità della periferica località Mattine. Il loro arrivo non mancò di suscitare polemiche. Proprio con l’adesione allo Sprar si punta ad evitare nuovi arrivi incontrollati stranieri.
Oltre ad Agropoli anche altri comuni hanno deciso di manifestare la loro adesione, tra questi Cicerale, Orria, Torchiara, Moio della Civitella, Ottati, Novi Velia. In quest’ultimo comune ieri si è tenuto un incontro tra l’amministrazione comunale e la popolazione proprio per spiegare i motivi dell’adesione e le modalità di accoglienza.
Non mancano comuni dove la scelta di aderire allo Sprar è stata esclusa. E’ il caso, ad esempio di Ceraso, Casal Velino e Castellabate. Il sindaco Costabile Spinelli, in particolare, ha escluso categoricamente l’arrivo di immigrati sul territori: “La loro presenza – aveva spiegato – andrebbe a pregiudicare la sicurezza pubblica ed altri problemi del quotidiano”. Pur evidenziando che il comune di Benvenuti al Sud è tutt’altro che razzista, il primo cittadino è contrario all’arrivo di profughi la cui presenza potrebbe avere ricadute sul turismo e sulla serenità degli abitanti.