Ecco quanto deciso dalla Corte d’Appello di Salerno
Buone notizie per Bruno Humberto Damiani, già sospettato dell’omicidio di Angelo Vassallo. La Corte d’Appello di Salerno, nell’ambito del processo per lo spaccio di droga in diversi comuni del Cilento, gli ha riconosciuto uno sconto di pena e la scarcerazione. In primo grado il Tribunale di Vallo della Lucania lo aveva condannato a sei anni e unidici mesi di reclusioni. In secondo grado, invece, ha ottenuto uno scontro di quasi quattro anni. Damiani resta però in carcere in virtù di altri reati commessi.
In questo processo Damiani era accusato di essere lo spacciatore di fiducia di Francesco Avallone, (ex genero di Angelo Vassallo) cui avrebbe ceduto delle dosi di cocaina e per questo arrestato.
I nomi di Damiani e Avallone compaiono anche in un altro procedimento per minacce aggravate dal metodo mafioso verso i fratelli Augusto e Walter Materazzi affinché non testimoniassero contro O’Brasiliano in un altro processo per droga.
Damiani fino allo scorso anno era l’unico indagato per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, fino allo scorso anno quando, sull’ennesima convocazione della Procura Atimafia per un interrogatorio su quanto accadde a Pollica nell’estate del 2010, non comparì il suo nome in concorso con altri. O’ brasiliano sulla vicenda ammise di aver avuto un litigio con il primo cittadino, ma ha sempre negato di averlo ucciso.