Cilento: dipendente denuncia per mobbing la comunità montana, arrivano le Iene

In primo grado il Tribunale ha dato ragione all'ente

Di Redazione Infocilento

In primo grado il Tribunale ha dato ragione all’ente

VALLO DELLA LUCANIA. Sarebbe costretta da 13 anni a lavorare in un ambiente ostile con un demansionamento del suo incarico iniziale. Per questo Rosetta Fierro, originaria di Ceraso, ha portato il caso in Tribunale chiamando in giudizio l’ex presidente della comunità montana Gelbison e Cervati Adriano De Vita, attuale direttore sanitario dell’ospedale San Luca e il direttore generale dell’ente montano Valerio Rizzo, vicesindaco di Gioi Cilento. Chiesto un risarcimento di 660mila euro.

La sentenza di primo grado, emessa dal giudice del lavoro qualche settimana fa, si è espressa a favore dell’ente montano. La Fierro, però, non rinuncia ad andare avanti ed ha presentato appello. Il caso ha assunto rilevanza nazionale. Nei giorni scorsi, infatti, a Vallo della Lucania è arrivata anche una troupe delle trasmissione Mediaset le Iene. La donna, in lacrime, ha denunciato di essere costretta a lavorare in un clima di ostilità con gravi conseguenze anche di salute.

Sulla vicenda sono stati ascoltati i colleghi, il direttore generale Rizzo e l’attuale presidente della comunità montana Carmine Laurito. «Ho ereditato questa situazione – dice Laurito – il contenzioso era già in atto, non ho potuto assumere alcuna posizione. Dopo la sentenza di primo grado ho subito avviato gli atti per riorganizzare il lavoro del personale e quindi anche la signora Fierro sarà assegnata ad un nuovo servizio. Non è mia intenzione pagare dipendenti senza consentire loro di lavorare».

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