Riforma legge del parco: Castellabate dice no

Il comune di Castellabate, chiede al senato la modifica del disegno di legge della riforma del parco per non costituire un impatto negativo per i residenti.

Di Angela Bonora

Chieste modifiche al disegno di legge

CASTELLABATEIl Senato nei mesi scorsi ha dato il via libera al disegno di legge di riforma della legge dei parchi, il provvedimento è quindi passato alla Camera per essere esaminato. La proposta di legge è stata fatta per rilanciare le aree protette e integrarle meglio nel territorio e aumentare le prospettive di tutela, sviluppo e lavoro nei parchi.

Il testo punta ad una governance più snella e rafforzata per le aree protette in grado di evitare il problema dei lunghi commissariamenti di cui negli ultimi anni hanno sofferto molti parchi italiani.

Il progetto di legge della riforma del Parco è stato approvato dal Senato.

La giunta comunale di Castellabate, guidata dal sindaco Costabile Spinelli, non condivide però il disegno di legge. Dalle modifiche approvate dal Senato, infatti, secondo l’esecutivo del comune di Benvenuti al Sud si rilevano molteplici criticità, che costituirebbero un negativo impatto sulla vita dei residenti, che sono gli autentici e veri depositari dei valori, dei saperi e della cultura che l’istituzione del Parco presumeva tutelare.

Il comune, quindi chiede la modifica del disegno di legge: in particolare viene chiesto che il Comitato di gestione del Parco sia composto per almeno il 60% da Amministratori dei Comuni e per il restante 40% dalle associ azioni agricole, ambientaliste, venatorie, professionali ed economiche e di introdurre la possibilità di deroghe per i territori e per i cittadini residenti nelle aree Parco in materia di rifiuti, di finanziamenti pubblici e di fiscalità generale.

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