“Avete rubato l’anima dei vallesi”
VALLO DELLA LUCANIA. “Avete rubato l’anima dei vallesi”. E’ questo uno dei tanti commenti dei cittadini di Vallo della Lucania che questa mattina si sono svegliati apprendendo la notizia del furto del tesoro di San Pantaleone.
Il colpo è avvenuto nella notte, tra le 3.30 e le 4 di notte e già dalle prime ore di questa mattina nella città di Vallo della Lucania si è sparsa la notizia di quanto accaduto. Se ne parla ovunque, dalle piazze ai bar, dal tribunale al municipio e negli altri uffici pubblici. Il furto ha destato scalpore, rabbia e indignazione in un territorio da sempre legato al proprio Santo Patrono. Il suo tesoro, custodito in una teca, aveva un grande valore affettivo prima che economico, era il frutto anche di ex voto e di altre donazione.
Fedeli in lacrime in Cattedrale
Molti fedeli stanno giungendo nella cattedrale per pregare il Santo, per chiedere una grazia; alcuni non trattengono le lacrime tanto forte è stato il dispiacere per l’accaduto e la rabbia si mescola al dolore. Che fosse stata questa la reazione probabilmente i malviventi lo hanno messo in conto nel pianificare il loro colpo: oltre a mettere fuori uso il sistema di videosorveglianza della piazza e quello della Cattedrale, infatti, hanno bucato le ruote delle auto parcheggiate in zona e posizionato le fioriere in modo che nessuno potesse passare o tentare un inseguimento.
Il precedente
Non è la prima volta che i ladri prendono di mira il tesoro di San Pantaleone. L’ultimo caso risale al 2013. Era settembre e i malviventi cercarono di entrare in chiesa da una porta secondaria, fortunatamente senza riuscirvi. La scoperta fu fatta la mattina seguente dal parroco Don Aniello Scavarelli. Già allora il caso mise in subbuglio la comunità locale. All’epoca, infatti, il presidente del comitato festeggiamenti San Pantaleone, Lello Nicoletti, chiese all’amministrazione comunale il potenziamento del sistema di videosorveglianza.