Nella top 30 Casal Velino, Auletta e Palomonte. Male Agropoli, Castellabate e Sala Consilina. Ecco tutti i dati
Il diritto alla casa dovrebbe essere garantito in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Ma dai bilanci comunali emerge che la spesa per gli alloggi sociali varia molto da città a città. Con diverse criticità nelle politiche in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini più deboli. Lo rivelano i dati di Open Polis.
Anche se la casa, infatti, viene considerato un “affare privato”, i comuni in questo settore hanno molte competenze: spetta a loro stilare le graduatorie e assegnare le case a chi ne ha diritto e l’obbligo di mettere in campo politiche in grado di arginare il disagio abitativo in vari modi.
Si tratta di compiti molto importanti, ed è interessante capire quante sono le risorse stanziate dalle amministrazioni locali per queste funzioni. Nei bilanci comunali è presente una voce che finanzia le attività relative all’edilizia economica e popolare appena viste, consultabile sulla piattaforma openbilanci. Essa comprende anche i costi per mantenere gli uffici che se ne occupano. Osservando i dati pro capite di questa spesa nel 2014 nelle città con oltre 200mila abitanti si nota un quadro molto differenziato.
In Italia è Milano il comune che spende di più per l’edilizia pubblica con oltre 75 euro pro capite; seguono Venezia (42 euro per ogni abitante) e Firenze (35,84 euro). Roma è all’ottavo posto, mentre nelle ultime posizioni della classifica troviamo Palermo, Genova e Trieste, tutte con meno di 5 euro per ciascun residente.
E i comuni del Cilento e Vallo di Diano come si pongono in questa graduatoria?
In Campania il podio è occupato da Senerchia (Av), Valva (Sa) e Zungoli (Av). Il primo investe una somma di circa 633 euro l’anno pro capite, il secondo di 611, il terzo di 325. Il capoluogo Salerno è 17° in Regione e 171° in Campania con una spesa di 82 euro l’anno.
Nel Cilento al primo posto vi è Casal Velino, 20° in Campania, con una spesa di 71,66 euro; segue Auletta (24° con 65 euro pro capite), Palomonte (28°).
Nella top 100 campana anche Castelnuovo Cilento (che occupa il 33° posto con una spesa pro capite di 45 euro), Rofrano (39° – 41 euro), Bellosguardo (47° – 37 euro), Capaccio Paestum (52° – 30 euro), Vibonati (59° – 23 euro), Caggiano (62° – 21 euro), Moio della Civitella (65° – 21 euro), Buccino (78° – 14 euro), Teggiano (84° 13 euro), Aquara (87° 13 euro), Sassano (89° – 12 euro), Sapri (93° – 12 euro).
Le grandi città del comprensorio (eccetto Capaccio Paestum), sono lontane dai vertici della classifica. Ad Agropoli è calcolata una spesa pro capite di 5,05 euro (135° posto in Italia, 1212° in Italia; Castellabate impegna solo 1,83 euro (169° posto), Sala Consilina 0,62 euro (202° posto)