Il masso sulla sp12 di nuovo sotto i riflettori RAI

Agorà torna, ma questa volta in prima serata

Di Katiuscia Stio

Agorà torna, ma questa volta in prima serata

AQUARA. Il masso sulla sp 12, Ottati –Castelcivita è ormai diventato “il divo” degli Alburni.

Dopo lo scorso collegamento in diretta, venerdì 27 gennaio, le telecamere di Agorà ritornano ma in prima serata domani alle ore 21 su Rai3. A parlare del dissesto viario, delle lungaggini burocratiche, delle strade alternative, delle difficoltà dei cittadini di raggiungere ospedali, uffici, scuole, tribunali, delle aziende agricole, della mancanza di interventi risolutivi, dell’oblio e del rimpallo di responsabilità tra Enti, rilancio delle aree interne senza una adeguata viabilità ci saranno i sindaci del comprensorio Alburni Calore, presidente della Comunità montana Alburni, presidenti di attività commerciali e di trasporto, operatori turistici e cittadini, il Comitato Salviamo l’ospedale di Roccadaspide e della Valle del Calore, Paolo Imparato, consigliere provinciale delegato alla viabilità.

Tanti ospiti in studio con cui fare il punto sulla situazione dello studio geostrutturale, il progetto definitivo per la messa in sicurezza del costone roccioso. Ma il masso rimane al centro di una polemica infinita. Qualcuno da sempre ha esortato a togliere il masso dalla carreggiata, a riaprire la provinciale nel frattempo che venga terminato lo studio e attuato il progetto. Ma la domanda è: se avessero rimosso il masso, prima dello studio e prima ancora dell’intervento definitivo, ci si sarebbe ricordati della sp12? Se sì, perché della sp 342, Roscigno-Sacco, chiusa al traffico veicolare dal novembre 2010 a causa della caduta massi dalla parete rocciosa sovrastante la provinciale non si fa mai menzione e ad oggi ancora non è stata costruita la galleria paramassi? Il masso è il simbolo della vergogna, dell’incuria e dell’abbandono. È il richiamo alla responsabilità ed alla coscienza. Senza il masso, cassa di risonanza per una viabilità degli Alburni Calore dimenticati, non ci sarebbero state telecamere, quotidiani e passaggi in radio e web. Il divo, il masso, rimanga fino a lavori ultimati!

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