Il sindaco di Cassano all’Ionio scrive ad Italo Voza
Il Sindaco di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso, ha scritto al Sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, per proporgli un gemellaggio tra le due città che hanno alle loro basi origini Magnogreche.
“Ho la fortuna – scrive Papasso – di amministrare una realtà territoriale ricca di risorse storiche e culturali, ove la natura generosa e, nei millenni, l’opera instancabile dell’uomo hanno tratteggiato un paesaggio straordinario. La mia Città è il luogo ove, grazie al Mare Jonio, che ha unito terre lontane, si sono incontrati, fusi e contaminati civiltà e popoli diversi, che hanno lasciato segni tangibili del loro passaggio in ogni angolo di questa realtà di rara bellezza.
“Qui – continua il primo cittadino – la storia si respira ovunque: nelle cavità carsiche delle Grotte di S. Angelo, rifugio dell’uomo preistorico, negli angoli dell’antico centro storico, che racconta la civiltà di Cassano prima di Sibari, nella sconfinata Piana, in riva al mare, ove nacque e si sviluppò l’epopea magno greca di Sybaris, la più famosa ed opulenta Polis del mondo antico”.
“La storia dell’antica Sybaris, che esprime il suo senso nell’Area Archeologica e nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, avvicina culturalmente la mia Città alla Sua: Sybaris, fondata nel 720 a. C. dagli Achei fu, infatti, madrepatria dell’antica Poseidonia, fondata a cavallo fra il VII ed il VI sec. A.C., per rispondere all’esigenza dei sibariti di aprirsi un varco commerciale tra lo Jonio ed il Tirreno. La storia racconta che dopo la distruzione di Sybaris, ad opera dei Crotoniati nel 510 a.C., molti sibariti scampati alla morte si trasferirono a Poseidonia con le loro ricchezze, il loro sapere, la loro esperienza, la loro dinamicità, consentendo all’antica colonia di raggiungere un alto livello di potenza politica ed economica”.
Di qui l’idea di avanzare la proposta di gemellare le due realtà, accomunate da una grande storia e da un patrimonio storico – archeologico, tesoro dell’umanità intera, che merita di essere sempre più valorizzato e promosso, come ogni altro sito che raccoglie le testimonianze di popoli e civiltà che hanno reso grande l’immagine dell’Italia nel mondo.
“Il gemellaggio, quale strumento di conoscenza e cooperazione – conclude Papasso – aprirebbe la strada all’incontro, all’interscambio, alla reciproca collaborazione, alla nascita di rapporti di amicizia, utili a favorire una più efficacia valorizzazione e promozione, su scala internazionale, delle nostre ricchezze storiche ed archeologiche, per esaltarne la valenza culturale ed anche per attirare l’attenzione di imprenditori e turisti, con grande beneficio delle Comunità che abbiamo l’onore di guidare”.