Sotto i riflettori anche la Sp di Trentova
Si allarga ulteriormente l’inchiesta strade fantasma relativa a opere pagate ma mai realizzate. In particolare i riflettori sono puntati su mandati di pagamento firmati senza verificare gli stati di avanzamento dei lavori. Per una parte è già in corso il processo, conseguente all’inchiesta “ghost road”. Un altro filone d’indagine, però, è adesso venuto a conclusione con la notifica di tredici avvisi di chiusura delle indagini. Destinatari sono gli imprenditori che avrebbero beneficiato del denaro pubblico, i funzionari della Provincia che avrebbero autorizzato i pagamenti e i cassieri di banca che secondo la Procura avrebbero concorso nel reato di riciclaggio pagando in contanti “a soggetto diverso dal formale beneficiario”. Le vicende riguardano lavori su strade e scuole di competenza della Provincia, negli anni dal 2007 al 2009.
Gli indagati in questo secondo filone sono gli imprenditori Antonio e Luigi Di Sarli di Teggiano, Carmine Delle Donne di Giffoni Valle Piana (individuato quale prestanome di Luigi Di Sarli), Paolo D’Aloia di Teggiano, Michele Vicedomini di Nocera, Chiara e Francesco Cataldo di Eboli; i dipendenti bancari Angelo Truono (originario di Nocera e residente a Salerno) e Mario Giacobbe di Avellino; i funzionari provinciali Luigi Calenda di Salerno, Gerardo Volpe di Giffoni Valle Piana, Rosamaria Ambruso di Salerno, Alfonso Blasio di Angri.
Questi sono indagati a vario titolo per reati di peculato, falso, i riciclaggio. Per alcuni anche associazione per delinquere. Nell’inchiesta anche la provinciale Agropoli-Trentova.