Camerota: “erogazione di prestazioni non dovute” indaga la Corte dei Conti

Le presunte indennità illegittime ammonterebbero a 990mila euro

Di Redazione Infocilento

Le presunte indennità illegittime ammonterebbero a 990mila euro

CAMEROTA.  La Corte dei Conti indaga per un presunto danno patrimoniale subito dal comune in riferimento alla «illegittima erogazione di prestazioni non dovute». Nel mirino sindaco, funzionari comunali ed ex amministratori. Stando alle accuse l’ente avrebbe corrisposto indennità e somme non dovute ad alcuni dipendenti e funzionari per 992mila euro. E’ quanto risulta nella documentazione redatta dalla procura regionale della Corte dei Conti a firma del vice Procuratore Marco Catalano e del Procuratore Michele Oricchio. Entro il 5 febbraio dovranno presentare le proprie deduzioni Antonio Troccoli, all’epoca dei fatti sindaco di Camerota oggi responsabile della segreteria, l’attuale primo cittadino Antonio Romano assessore dell’allora giunta Troccoli e gli assessori Giuseppina Fiore, Orlando Laino, Mattia Gerardo Del Duca, Pantaleone Mea, Ciro Coppola. Coinvolti nella vicenda anche il segretario comunale dell’amministrazione Troccoli, Luigi Cupolo e il suo vice Salvatore Ciociano. Sul caso era stata aperta anche un’inchiesta della Procura di Vallo della Lucania. Agli ex ed attuali amministratori si contesta che «con apposite delibere di giunta del 2003» avrebbero concesso a due dipendenti indennità di posizione e incentivi non dovuti per quasi centomila euro». Inoltre sarebbero stati concessi «premi» per 513mila euro per incentivi nella lotta all’evasione della Tarsu. Infine un ulteriore danno sarebbe stato causato dalla cifra di 323mila euro corrisposta alla società «Sco Servizi e consulenze srl» che si occupava, in ausilio, della riscossione dei tributi locali. Per la Corte dei Conti vanno restituite le somme alla casse del Comune.

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