Cilento: pratica a rilento, comune costretto a risarcire privato

Ente e Suap condannati al pagamento di 120mila euro

Di Redazione Infocilento

Ente e Suap condannati al pagamento di 120mila euro

CASTELLABATE. Il comune dovrà risarcire circa 120mila euro ai titolari dell’albergo “Da Carmine” a causa di una pratica edilizia andata a rilento. Lo hanno stabilito i giudici del Tar Campania secondo cui c’è voluto troppo tempo per decidere ed i ritardi sarebbero ingiustificati. Il tutto ha inizio nel 2004 quando il rappresentante legale della società, Mario Verrone, richiede un permesso per l’ampliamento della struttura. Questo viene in un primo momento negato e così si avvia un lungo e complesso procedimento giudiziario. Alla fine il comune dà l’autorizzazione ma in un tempo non congruo secondo i giudici. «Dagli atti di causa – si legge nelle motivazioni – emerge che le intimate Amministrazioni (Comune e Suap, ndr), dopo l’espressione del parere favorevole nell’ambito della quarta seduta della Conferenza di Servizi dell’11 novembre 2009, ben potevano e dovevano rilasciare il titolo invocato, serbando prima un indebito comportamento inerte quindi adottando un provvedimento di autotutela, reputato illegittimo e pertanto annullato da questo Tar». Il comune di Castellabate, quindi, riconosce un comportamento colposo e condanna l’ente fissando un risarcimento di 120mila euro: 50% dal Comune e 50% dal Suap, «per l’illegittimo ritardo nella definizione del procedimento di rilascio del titolo edilizio».Le due amministrazioni dovranno pagare anche le spese di giudizio: 1500 euro.

Condividi questo articolo
Exit mobile version