Intevista al Prefetto Franco Gabrielli
Alla presentazione del nuovo Programma Operativo Nazionale “Legalità 2014-2020”, che si é tenuto nella mattinata odierna, presso il teatro Verdi di Salerno, è intervenuto il ministro dell’Interno, Marco Minniti. Molte le Autorità civili e militari presenti all’evento. Nel suo intervento, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha sottolineato l’importanza dell’autorità intesa come valore, precondizione della legalità. Un passaggio sull’immigrazione “Noi italiani dobbiamo essere orgogliosi di aver portato in salvo donne e bambini migranti”. Il presidente ha poi sottolineato come sia facile cadere nel buonismo e quali conseguenze ne derivino. “Dobbiamo essere solidali, accoglienti, umani ma questo non basta. Chi non osserva le regole dev’essere rispedito nella sua Terra. Se lo Stato c’è allora lo si rispetti!” Tra gli altri punti sviscerati da De Luca: sicurezza con videosorveglianza; parcheggiatori abusivi, alla seconda diffida si proceda con il daspo; problemi sanità : pronto soccorso. Il presidente ha concluso il proprio intervento lanciando un monito ai giovani “chi decide di intraprendere la strada della camorra ha due alternative: o il carcere o la morte.”
“Il Programma Operativo “Legalità 2014-2020”, cofinanziato al 75% dalla Commissione europea, è gestito dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – e si rivolge alle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il Programma, che dispone di una dotazione finanziaria di circa 377 milioni di euro, interviene per il rafforzamento della Pubblica Amministrazione impegnata nel contrasto alla criminalità ed alla corruzione, il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle attività produttive, l’inclusione sociale.” Ha dichiarato il Capo della Polizia -Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Franco Gabrielli.
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A seguire la presentazione del PON “Legalità 2014-2020” a cura dell’Autorità di Gestione, prefetto Matteo Piantedosi.
Una tavola rotonda, moderata dal direttore del “Il Mattino” Alessandro Bardano, ha affrontato i temi principali del Programma, con: il Capo Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Vincenzo Donato; i rappresentanti della Commissione Europea, Rudolf Niessler, Direttore della Direzione Generale Politica regionale e urbana e Cinzia Masina, Vice Capo dell’Unità E4 Italia, Danimarca e Svezia della Direzione Generale Lavoro, Affari Sociali ed Inclusione; il componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura e Professore ordinario di diritto costituzionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Prof. Renato Balduzzi; il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
Le conclusioni sono state affidate al ministro Marco Minniti che ha ribadito l’importanza del pon legalità. Esso è un progetto integrato e finanzia interventi che intendono affermare la cultura della legalità mediante azioni di sostegno alla pubblica amministrazione nella lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, attraverso azioni finalizzate ad aumentare la sicurezza nelle aree produttive e attraverso azioni di inclusione sociale. Per raggiungere tali risultati, il pon legalità finanzia: tecnologie evolute per contrastare l’infiltrazione criminale e rendere più sicure le aree a vocazione produttiva, il recupero di beni confiscati alle mafie, reti inclusive per le persone a rischio e maggiori competenze per le amministrazioni impegnate nella lotta alla corruzione. ” La sicurezza é il prerequisito di civiltà e sviluppo- ha dichiarato il Ministro- la sicurezza é importante per regolare la relazione tra gli individui e non c’è contrapposizione tra sicurezza e libertà ( riferendosi al terrorismo internazionale e all’azione di controllo preventivo sul territorio da parte delle forze dell’ordine), non ci deve essere congiunzione tra le due parole ma verbo: sicurezza è libertà “. Minniti ha concluso con un passaggio sulle mafie. “Occorre parlarne. La lotta alla mafie porterà frutti quando essa diventerà opinione pubblica. Ai giovani studenti presenti qui oggi dico questo: parlatene. Uniti, in cooperazione, riusciremo a vincere questa sfida. Con una visione unitaria e nazionale imparando a leggere il territorio, i segnali che lancia, incontrando il sentimento del Paese, sconfiggeremo le mafie. Una politica di sicurezza efficace é quella che incontra il sentimento del Paese.”