Coldiretti Salerno, l’appello: più sicurezza per le aree rurali

Sangiorgi: molti fenomeni criminosi nelle nostre campagne non vengono neanche più denunciati

Di Katiuscia Stio

Sangiorgi: molti fenomeni criminosi nelle nostre campagne non vengono neanche più denunciati

“Più sicurezza nelle aree rurali, con la messa in rete dei territori e delle aziende agricole, e sistemi di videosorveglianza avanzati, per rafforzare le condizioni di legalità in aree strategiche per lo sviluppo economico della provincia”. E’ quanto chiede il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, a margine della presentazione a Salerno del Pon Legalità 2014-2020. “Ormai – spiega molti fenomeni criminosi nelle nostre campagne non vengono neanche più denunciati con furti di attrezzature, carburante, prodotti agricoli a danno di imprenditori ma sempre più spesso anche di persone anziane e deboli che vivono in aree rurali. Da qui la proposta di rafforzare la sicurezza in queste aree strategiche per la nostra agricoltura, utilizzando i fondi a disposizione del Pon Legalità, con progetti specifici per le zone rurali, necessari a fronteggiare per quanto possibile questi fenomeni”. Coldiretti sarà impegnata anche per iniziative a difesa del “Made in Salerno”: “I furti d’identità a scapito delle nostre eccellenze agroalimentari sono cresciuti negli anni – denuncia Sangiorgio – la grande sfida è nel riaffermare il valore della legalità, elemento differenziante di competitività per la nostra agricoltura. Un plauso va alle forze dell’ordine che ogni giorno lavorano a difesa dell’agricoltura 100% italiana, indispensabile per fare impresa e far crescere i territori e l’economia. Auspichiamo un corretto e rapido utilizzo delle risorse PON legalità, con tempi certi e procedure chiare e semplificate. Coldiretti porterà avanti la battaglia sulla sicurezza alimentare, che attraverso la rete di Campagna Amica ha creato le condizioni per rendere trasparente la filiera agroalimentare e “accessibile” a tutti le produzioni di qualità, a partire dalle scuole e dalle mense pubbliche degli ospedali”.

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