Il racconto della figlia
“Non hanno prestato la dovuta assistenza a mio padre nonostante fosse giunto in pronto soccorso in codice rosso”. A raccontare l’episodio, avvenuto alcuni giorni fa al Pronto Soccorso dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, è Lucia Ferraro. Il padre Antonio, 89 anni, purtroppo è deceduto lunedì mattina: era affetto da gravi problemi cardiaci e respiratori. Ma è deceduto a Sapri e non a Vallo della Lucania dove lo aveva portato l’ambulanza rianimativa del 118 in quanto era l’ospedale più vicino ad Agropoli.
“Mio padre si è sentito male nel primo pomeriggio del 29 dicembre, aveva una grave insufficienza respiratoria. – racconta Lucia – Il personale del 118 lo ha rianimato, stabilizzato e poi intubato. Abbiamo chiamato l’oaspedale di Salerno, ma non c’era posto, per cui è stato trasportato all’ospedale più vicino, quello di Vallo, dov’è arrivato intorno alle 16. Benché fosse in codice rosso, non lo hanno minimamente trattato. L’equipe del 118 ha continuato a ventilarlo a mano su una barella del pronto soccorso mentre i medici dell’ospedale, anziché fare qualcosa, dicevano che non potevo prenderlo perchè non c’era posto. Mio padre era in codice rosso e in ogni caso avrebbero dovuto fargli qualcosa, invece non gli hanno preso nemmeno la pressione”.
Dopo circa un’ora è arrivata la notizia della disponibilità di un posto all’ospedale di Sapri e l’anziano è stato portato lì. “I medici di quell’ospedale lo hanno preso in cura ed è stato subito meglio. Era stato persino estubato. Purtroppo non ce l’ha fatta comunque”.