Pietra Lustra, pietra benedetta

La storia della pietra dove sostò San Paolo

Di Redazione Infocilento

LUSTRA. Lustra ha origini incerte, ciò che si conosce di questo piccolo borgo lo ricollega alla storia di un vicino paese, denominato Campi e ai tempi degli assalti dei Saraceni, quando le popolazioni in fuga probabilmente vi edificarono delle case rifugio poiché il luogo si prestava alla difesa essendo situato in posizione elevata, sorge infatti su una verdeggiante collina, e fu così denominato perché costantemente inondato dal sole.

Ma c’è un’altra fonte di luce nella storia di questo luogo che lo rende particolare: Il sentiero che collega il cimitero alla roccaforte del centro è infatti illuminato da una pietra singolare che può dirsi “benedetta” poiché fu luogo di riposo per Saulo il persecutore, quel Paolo poi santo e apostolo dei Gentili, che pare qui fece sosta lungo il suo cammino verso Roma, allorché libero per volere dell’imperatore, dopo due anni di prigionia, ritornava da perseguitato nel 65 d.C. in seno alla fede che l’aveva scelto come suo predicatore.

Da qui l’importanza data al Santo nelle celebrazioni religiose. Non si tratta certo di una pietra d’oro, non di un diamante, non di un trono per colui che pure fu oggetto d’elezione, ma di un semplice masso di roccia nuda e consumata dai secoli, dal vento, e dalle mani, poiché questo dicono essere il suo più grande segreto: granelli che si fanno amuleti contro i serpenti, una protezione divina che la leggenda vuole derivi proprio dalla sosta di quel suo stanco pellegrino. Francesca Schiavo Rappo

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