Il ricavato interamente devoluto al Sontobono di Napoli
Ieri sera, al CineTeatro ” Eduardo De Filippo” di Agropoli, si è aperto il sipario sulla XV edizione del “Concerto per la Pace”, tenuto dall’ Orchestra Filarmonica di Kiev. Un intenso repertorio che ha visto l’unione di musica, canto e danza.
La celebre orchestra, diretta dal Maestro Raffaele Iannicelli, non ha deluso le aspettative. Le danzatrici, Michela Chirico e Luisana Vinci, hanno volteggiato sulle note dei brani eseguiti, dal valzer de “Il lago dei cigni” a “Lo Schiaccianoci”, passando per le composizioni di Strauss. Straordinaria bravura del soprano Anna Paola Troiano e del tenore Ennio Capece che hanno interpretato brani estratti dalle opere di Puccini e di Giuseppe Verdi e una particolare versione di “Astro del ciel” riarrangiata dal maestro Iannicelli.
La serata, condotta da Paola Verazzo, è stata un contributo all’ arte e alla solidarietà. Il ricavato sarà interamente devoluto all’ Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli per la ricerca e la cura dei tumori in età infantile. Soddisfazione da parte del Maestro Iannicelli che ha ringraziato il Sindaco di Agropoli per aver mantenuto in vita e dato lustro a un appuntamento artistico, giunto ormai alla XV edizione. Un evento, come ha sottolineato il Sindaco Franco Alfieri, che, dopo i recenti e sempre più frequenti episodi di terrorismo, assume un rinnovato valore e diventa un seme da coltivare con maggior convinzione.
Un concerto che unisce pace, musica e cultura, eseguito presso il CineTeatro “Eduardo De Filippo”, inaugurato, nel 2014, alla presenza dell’Orchestra Filarmonica di Kiev . Un appuntamento, quindi, molto legato alla nascita di una struttura in continua crescita, che, in soli due anni, ha ospitato 53 spettacoli dal vivo: 14 messi in scena da compagnie importanti e 39 da compagnie amatoriali, vantando circa ventiduemila presenze. Dati resi noti dal direttore artistico del teatro, Pierluigi Iorio, che ha sottolineato l’importanza di realizzare e sostenere strutture vive come il teatro per fare in modo che la cultura entri nel sociale e veicoli la comunità verso nuovi orizzonti.