Il gruppo Insieme per Sapri: un altro colpo alla nostra cittadina
SAPRI. Entra in vigore il nuovo orario ferroviario. Le novità non mancano: Paestum avrà due Intercity, Battipaglia il Freccia Rossa sulla linea che conduce a Taranto. Chi si aspettava che anche il Cilento fosse collegato all’alta velocità è rimasto deluso. Malumori sono emersi a Sapri, la località più accreditata per avere una fermata del frecciarossa. “Dopo la perdita degli uffici giudiziari, della bandiera blu, di decine di attività imprenditoriali, della centralità della città nel comprensorio e del degrado inarrestabile alla struttura portuale, un altro colpo poderoso viene assestato alla nostra cittadina”, evidenziano dal gruppo “Insieme per Sapri”. “Dopo anni di proclami e di promesse l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2017, segna la perdita definitiva del sogno di avere a Sapri in tempi brevi l’alta velocità – evidenziano – . Eppure non pochi erano stati, come al solito, i proclami, le promesse, i convegni, i servizi su media compiacenti che ci avevano quasi fatto vedere le frecce fermarsi alla stazione di Sapri per far scendere decine di turisti invogliati a venirci a trovare da una ritrovata facilità di collegamento”. “Passata la stagione degli annunci anche i nostri ragazzi quasi tutti emigrati per studio o per lavoro, per trascorrere qualche ora con i loro cari nelle feste di Natale – precisa il gruppo di minoranza – saranno costretti ad affrontare viaggi estenuanti che solo un forte attaccamento a una terra tanto dimenticata quanto bistrattata può giustificare. Il tutto ha un sapore ancora più amaro se si considera l’annuncio dei vertici F.S. dell’imminente inizio, sulla linea Battipaglia-Reggio Calabria, d’interventi strutturali per duecentosettanta milioni di euro che unitamente all’investimento tecnologico consentiranno tempi di percorrenza oggi inimmaginabili”. “Tutto ciò – concludono dal gruppo Insieme per Sapri – vedrà ancora una volta esclusa la nostra città con buona pace dei tanti mistificatori che fino a ieri hanno annunciato e che oggi non hanno il coraggio di dire una parola sulla vicenda”.