Per lui 10 anni e 4 mesi di reclusione
Il Presidente della Corte d’Appello di Potenza, Pasquale Materi, ha confermato la condanna in primo grado a 10 anni e 4 mesi d reclusione per Gianni Paciello. Questa mattina ha preso il via il processo di secondo grado per la strage del 28 settembre 2014. Il Procuratore aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. La difesa, invece, ha contestato lo stato di ebrezza rilevato al giovane ed ha rimarcato la possibilità che l’imputato sia stato colpito da un malore mentre era alla guida. Per questo si chiedeva l’assoluzione o una condanna a 5 anni e 4 mesi.
I fatti.
I fatti risalgono al 28 settembre 2014. Sono le 16.35. Un’auto di grossa cilindrata, una BMW, imbocca una rotonda in località Silla di Sassano, sbanda e finisce contro l’ingresso di un bar, travolgendo quattro ragazzi: Daniele Paciello, 19 anni, Giovanni Femminella, 16, il fratello Nicola, 22 anni, e Luigi Paciello, 15 anni, quest’ultimo fratello di Gianni, il giovane alla guida dell’auto.
Gianni Paciello, il conducente della Bmw è risultato positivo al test alcolemico. Lo disse il Procuratore Capo di Lagonegro Michelangelo Russo all’indomani del drammatico incidente. Il 22 enne fu tratto in arresto e piantonato dai carabinieri in ospedale. I suoi legali hanno chiesto l’annullamento dell’alcool test.
Le vittime.
Una delle quattro vittime dell’ incidente è il fratello di 15 anni del conducente della «Bmw» che ha investito i ragazzi seduti ad un tavolino del bar. Insieme a Luigi Paciello, fratello del conducente della Bmw, è morto anche il quattordicenne Daniele Paciello, solo omonimo e non parente dei primi due ed i fratelli Giovanni e Nicola Femminella di 16 e 22 anni, figli dei gestori del bar
Il conducente.
Gianni Paciello, 22 anni, gestisce in società un altro bar nella zona di Sassano. Le prime indagini rivelarono che l’auto viaggiava ad una velocità di almeno 137 chilometri orari.