Centrale a biomasse a Capaccio Paestum: si riapre il contenzioso

Il comune di Capaccio Paestum ha presentato ricorso al Consiglio di Stato

Di Paola Desiderio

Il comune di Capaccio Paestum ha presentato ricorso al Consiglio di Stato

CAPACCIO PAESTUM. Il Comune di Capaccio Paestum presenterà ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Salerno in favore del proprietario del terreno sul quale era prevista la costruzione, da parte della società Biocogein, dell’impianto a biomasse in località Sorvella-Sabatella. In attesa della nuova sentenza, si riapre il contenzioso sulla base del quale, almeno per quanto riguarda la Regione, non verrà autorizzato nuovamente il progetto. In ogni caso la Biocogein dovrebbe prima vincere il ricorso contro la delibera del Consiglio dei ministri dello scorso agosto con cui è stata revocata l’autorizzazione che lo stesso Consiglio aveva concesso l’8 gennaio 2016. Il proprietario del terreno, Gianfranco Niero, aveva presentato e vinto il ricorso al Tar, ottenendo l’annullamento dell’ordinanza numero 38 del 2015 del Comune di annullamento di tre concessioni edilizie e di accertamento di “lottizzazione abusiva” cartolare. Ad agosto, con la revoca della delibera del Consiglio dei ministri, sembrava ormai definitivamente chiusa la vicenda. Ma negli ultimi giorni è tornata improvvisamente di attualità quando si è saputo che i proprietari dei terreni circostanti, per lo più membri del Comitato Sorvella-Sabatella che diede inizio alle proteste contro la costruzione della centrale, sono stati denunciati a loro volta per presunti abusi edilizi. Lo scorso anno, a causa dei ritardi nello svolgimento dell’iter, la Biocogein perse il finanziamento che aveva ottenuto per la costruzione dell’impianto e ora pretende un risarcimento danni dal Comune che ritiene responsabile di tali ritardi.

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