La minoranza: oscuri interessi privati prevalgono sulla trasparenza e le tradizioni locali
SAPRI. Tra poche ore il cineteatro ‘Ferrari’ riaprirà i battenti dopo circa vent’anni di inattività. La gestione è stata affidata alla Graficamente s.r.l. di Napoli, selezionata attraverso bando pubblico. Nonostante questo sia un giorno importante per il centro del Golfo di Policastro non sono mancate polemiche. Ad alzare i toni il gruppo di minoranza “Insieme per Sapri” che punta il dito proprio contro l’affidamento a privati delle strutture pubbliche. A finire nel mirino il cineteatro, “un regalo fatto agli amici degli amici” e la casa del “Buon Pastore”. Quest’ultima, infatti, già nei mesi scorsi era stata al centro delle polemiche per la volontà palesata dall’amministrazione comunale di affidarla in gestione. Questa ipotesi è stata ribadita di recente in un’altra delibera di giunta con la quale si è votato per la “Valorizzazione dell’edificio del Buon Pastore mediante concessione a terzi”. Sul caso non sono mancate nuove critiche. “Ancora una volta oscuri interessi privati prevalgono sulla trasparenza e le tradizioni locali”, accusano dal gruppo “Insieme per Sapri”.
Il “Buon Pastore”, evidenziano dalla minoranza consiliare, è una “Istituzione comunale da sempre egregiamente gestita dalle suore Bigie Elisabettiane del terzo ordine francescano; la giustificazione di una presunta impossibilità delle stesse a gestirlo non trova traccia negli atti comunali”. Di qui il nuovo appello affinché l’edificio non venga affidato a terzi e l’invito “a tutte le persone per bene, alle istituzioni religiose, politiche e sindacali e alle associazioni cittadine ad adoperarsi con noi perché questo scellerato disegno vada in fumo”.