Progetto Wwf per ricuperare l’ecosistema dunale di Palinuro

Si punta a recintare l'area dunale ricca di vegetazione

Di Redazione Infocilento

Si punta a recintare l’area dunale ricca di vegetazione

CENTOLA. E’ stato inviata da Paolo Abbate, attivista Wwf Campania, al Presidente e al Direttore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, al sindaco di Centola Carmelo Stanziola e alla Capitaneria di porto di Palinuro ,la richiesta di rinaturazione della duna sabbiosa in località Le Saline di Palinuro, che sarebbe stata compromessa gravemente dall’installazione su di essa di tre lidi balneari.
Ricordando innanzitutto l’importanza delle dune nella dinamica ecologica della costa e la loro tutela attraverso norme nazionali e internazionali, l’associazione propone un progetto di recinzione con paletti di legno e corda dei duecento metri di duna una volta ricca di vegetazione psammofila tra cui il giglio di mare. Ciò risulta possibile dopo un sopralluogo congiunto di tecnici del Parco, Corpo Forestale dello Stato e comune di Centola (in data 21 aprile 2016) in cui si constatava una maggiore profondità dell’arenile, conseguenza di un ripascimento naturale, che lasciava pertanto un maggiore spazio per eventuali allestimenti di lidi balneari.
“La rinaturazione della duna compromessa – rileva Paolo Abbate – è possibile soltanto, come sopra ricordato, se la fascia suddetta sarà recintata, posta una apposita cartellonistica e, cosa importante, realizzato un passaggio attraverso la duna con apposita passerella di legno che conduca alla spiaggia ed agli stabilimenti balneari, allestiti naturalmente fuori della duna stessa, ovvero nello spazio di arenile che come è stato constatato ha raggiunto una maggiore profondità”.

Il WWF Campania infine ricorda nella richiesta alle autorità che sta ricuperando con successo insieme al contributo essenziale dei comuni di Vibonati e Sapri, relitti di fasce dunali ancora presenti sulle spiagge del Golfo di Policastro. “Questo – spiegano – è possibile se vi è da parte dei comuni una volontà politica che abbia come obiettivo la tutela della natura nel proprio territorio”.

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