Rabbia e commozione ai funerali di Umberto Mirarchi

Tantissime persone hanno rivolto l'ultimo saluto al giovane

Di Katiuscia Stio

Tantissime persone hanno rivolto l’ultimo saluto al giovane

ALBANELLA. Celebrati ieri pomeriggio i funerali del giovane Umberto Mirarchi, figlio del vicesindaco Pasquale Mirarchi, che sabato 26, intorno alle 2.30, ha perso la vita a causa di un incidente stradale avvenuto sulla Statale 18. Le esequie sono state celebrate da don Carlo Ciocca, parroco di Matinella e Albanella, e don Eros Mastrogiovanni, vicario parrocchiale, nella chiesa di San Gennaro. Migliaia le persone che hanno partecipato al rito funebre per dare un ultimo saluto al diciottenne. Alcuni amici di Umberto, precedendo la salma, con indosso una maglietta bianca a mezze maniche sulla quale era stampata la sua foto e la scritta “Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”, lasciavano cadere a terra dei fiori mentre altri trasportavano la bianca cassa ricoperta da orchidee e nebbioline. Candore, semplicità e purezza, espressi in simboli, sono i valori che rendevano grande Umberto. «Umberto ha saputo esprimere la propria umanità e sensibilità esistenziale. E lo ha fatto riuscendo ad abbracciare anche le note stonate della vita, come tristezza, fatica, limiti e dolori. Le ha abbracciate con infinito amore, lo stesso che ha donato a quanti lo hanno conosciuto. Un ragazzo di soli diciotto anni che con profondità d’animo e lucidità di giudizio guardava all’infinito. Questi è Umberto ed ora, questo abbraccio, lui lo vive in Cristo » ricorda don Carlo Ciocca, parroco di Matinella ed Albanella, a cui, Maria e Fabiola, sorelle di Umberto, hanno affidato una lettera che il ragazzo aveva scritto per una di loro. Durante la celebrazione del rito funebre un video, realizzato dai compagni e proiettato sulle pareti della chiesa di San Gennaro, ripercorre i momenti gioiosi ed intensi condivisi con lui.

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