Giornata nazionale contro la violenza sulle donne: ecco i gli ultimi casi nel Cilento

Violenza di genere, anche noi diciamo no

Di Redazione Infocilento

Violenza di genere, anche noi diciamo no

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne riportiamo alcuni casi degli ultimi anni che hanno visto le donne vittime di abusi e violenze nel Cilento. Affinchè tutti possiamo dire “mai più” e perché i diritti e la sicurezza contro le violenze di ogni genere siano sempre più garantiti. Non esiste terra , religione o mentalità che possa avvalersi del diritto di affermare la violenza come valore, come segno di rispetto. Il progresso ha portato ad un regresso di valori ed i risultati li abbiamo sotto gli occhi continuamente. Affinchè l’affermazione che la Donna si è costruita nel corso della storia sia difesa e rispettata come dovrebbe essere per ogni essere umano. E’ triste e deleterio che ancora si parli di “differenza d genere” ma ancora la battaglia delle donne contro le violenze e discriminazioni a tutti i livelli è viva e tutta da combattere.

2013 Aggredisce la moglie a colpi di cric e la manda in ospedale con profonde ferite alla testa: tragedia sfiorata ieri pomeriggio in via Magna Graecia a Capaccio Scalo quando un uomo, poi identificato per A. N., 46 anni, incensurato, di Castellabate, è stato notato da due militari dell’Esercito in servizio a Persano mentre inveiva contro la moglie e la colpiva ripetutamente con un cric. Vista la scena i due soldati sono intervenuti a difesa della donna ed hanno allertato il 112. L’uomo è nel frattempo fuggito ma i carabinieri, in breve tempo, lo hanno rintracciato nei pressi della propria abitazione. Nel corso della perquisizione domiciliare gli inquirenti hanno rinvenuto gli abiti indossati dall’uomo – ancora sporchi di sangue – e il cric utilizzato per colpire la donna. Contattato il magistrato di turno presso la procura della Repubblica di Vallo della Lucania, l’uomo è stato quindi fermato con l’accusa di tentato omicidio e condotto presso il carcere vallese, a disposizione dell’autorità giudiziaria. La donna, medicata dai sanitari dell’ospedale civile di Agropoli, è stata riscontrata affetta da profonde ferite lacerocontuse regione parietale, parieto-occipitale, temporale e retro auricolare destro, con frattura della teca cranica e oltre 50 punti di sutura; la stessa è stata trasferita presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania in attesa di ulteriori accertamenti.

2014 Era nel letto impregnato di sangue tra le braccia del figlio dodicenne che disperatamente urlava tra le lacrime: «Perché non mi rispondi?».
Pierangela Gareffa è stata trovata senza vita domenica notte nella casa in località Fortino nel comune di Vibonati. Un appartamento al pianterreno in cui viveva con il marito Alessandro Pili e il loro unico figlio. Un ragazzino che nel settembre scorso ha iniziato a frequentare la scuola media a Sapri.

2015 Pesta a sangue la moglie a colpi di pala davanti ai figlioletti e poi fugge: marito violento ricercato dai carabinieri. L’episodio è avvenuto intorno alle 19:00 in località Licinella. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Capaccio allertati dalla vittima, una 36enne, trovata in stato di choc e con lividi su tutto il corpo. La donna avrebbe raccontato che al culmine di una lite, è stata presa letteralmente a palate dal coniuge, riportando evidenti ferite e lividi su schiena, testa e gambe, ma nonostante ciò ha rifiutato il ricovero in ospedale per non lasciare da soli i piccoli in casa, terrorizzati ed in lacrime per la violenta scena cui sono stati costretti ad assistere. Tentata violenza, va ai domiciliari

2016 Convalidato l’arresto per il giovane che l’altra sera ha tentato di abusare sessualmente di una vicina di casa, ad Ogliastro Cilento. Per lui, G. R., 24 anni, il gip del tribunale di Vallo della Lucania, ieri mattina, ha predisposto gli arresti domiciliari. La notizia, che si è diffusa in poco tempo nel paese che nei mesi scorsi aveva ricevuto tanta eco per la proposta di costruire una maestosa statua di Padre Pio da collocare sulla collina a confine con il comune di Prignano, ha lasciato incredula l’intera comunità. Secondo il racconto dei testimoni la giovane presa di mira, una 27enne del posto, residente nel centro storico, è stata attesa nei pressi della sua abitazione dal 24enne, suo vicino di casa. Quando lei è rientrata dal lavoro, a tarda sera, se lo è visto davanti. Questi l’ha spinta ad entrare nella casa, dove lei vive da sola, l’ha gettata a terra ed ha tentato di abusarne sessualmente. La 27enne è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto. Fortuna ha voluto che nei pressi ci fossero alcuni amici e conoscenti che, ascoltando le grida della donna, si sono precipitati per comprendere cosa fosse successo. Una volta dentro hanno osservato la scena eloquente

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