Sanità: Radicali ribadiscono la necessità di una legge Mastrogiovanni

Sono altri due i casi di morte sospetta durante Tso

Di Redazione Infocilento

Sono altri due i casi di morte sospetta durante Tso

Sant’Arsenio. Dopo l’avviso di conclusione indagini per medici e infermieri dell’ospedale di Sant’Arsenio, indagati per la morte di Carlo Vitolo, presumibilmente dovuta ad eccesso di farmaci, Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Michele Capano tesoriere di Radicali Italiani e avvocato della sorella di Franco Mastrogiovanni tornano a chiedere la necessità di una legge sui Tso.
“La notizia relativa ai reati ipotizzati nel reparto psichiatrico di Sant’Arsenio in provincia di Salerno, a seguito della morte di un uomo ricoverato in TSO, testimonia l’urgenza di una riforma che possa garantire una tutela giuridica immediata a chi si trova in queste condizioni di privazione della libertà personale. La vicenda di Mastrogiovanni, lungi dal rappresentare un caso isolato, porta il segno di un problema “di sistema” che riguarda il profilo non solo di applicazione, ma anche di “governo” e “verifica” del TSO. Nell’ambito di tali “governo” e “verifica” deve essere garantita ai malati la stessa possibilità di difesa tecnica garantita, su altro piano, ad arrestati e fermati. È questo l’impegno di Radicali Italiani, per una proposta organica che sarà messa in campo nelle prossime settimane”.

Carlo Vitolo è soltanto l’ultimo caso di morte sospetta avvenuta durante un trattamento sanitario obbligatorio. A Sant’Arsenio è morto anche Massimiliano Malzone, 39enne di Montecorice, deceduto l’8 giugno del 2015. Sia lui che Vitolo sono deceduti per arresto cardiaco.

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