Per loro multa di mille euro e sequestro delle attrezzature
Continua incessante l’attività dei militari dell’Ufficio circondariale marittimo – Guardia Costiera di Agropoli diretto dal Tenente di Vascello (CP) Gianluca Scuccimarri volta a tutelare l’ecosistema marino ed a contrastare le condotte in violazione delle norme che governano la filiera della pesca.
Nella fitta rete di controlli tessuta dalla Guardia Costiera di Agropoli, nel corso della mattinata odierna, sono caduti tre subacquei intenti in attività di pesca in zona vietata.
Durante la diuturna attività di vigilanza dell’ambito portuale e relative adiacenze, l’equipaggio della dipendente unità navale CP855 sorprendeva tre sub intenti in attività di pesca nelle vicinanze dell’imboccatura del porto di Agropoli ove le immersioni sono espressamente vietate dalla vigente ordinanza di polizia marittima n.20/2016, emessa in data 29 aprile allo scopo di salvaguardare la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare.
Per l’effetto, i militari contestavano ai tre l’inosservanza delle vigenti disposizioni che, si ricorda, vietano l’esercizio delle immersioni ad una distanza inferiore a metri 1000 dall’imboccatura dei porti che insisto nel Circondario marittimo di Agropoli, procedendo, nei confronti di ciascuno, all’elevazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad euro 1000,00 oltre che al sequestro amministrativo delle mute, pinne, maschere e fucili usati per la pesca subacquea.
Il personale della Guardia Costiera di Agropoli, dispiegato su tutto il territorio di giurisdizione che si estende per 70 chilometri circa dalla foce del fiume Sele del Comune di Capaccio Paestumsino alla località “torre del telegrafo” del Comune di Ascea, sia in ambito costiero che nell’entroterra, continuerà le verifiche per il rispetto delle normative di settore, sotto il coordinamento del Capitano di Vascello (CP) Gaetano ANGORA, Comandante della Capitaneria di porto di Salerno, cui spetta per legge il coordinamento del controllo sulla filiera della pesca.