Polemiche dei genitori degli studenti dell’Aldo Moro
VALLO DELLA LUCANIA. La scuola in Italia vive un momento di difficoltà. I fondi dello Stato sono sempre meno e talvolta arrivano in ritardo. Così i dirigenti scolastici possono trovarsi in difficoltà anche per la gestione ordinaria. In alcuni casi, poi, non c’è neanche l’aiuto degli enti territoriali e così devono correre in aiuto i genitori. Queste situazioni si registrano sempre di più nel Belpaese e qualcosa di simile è avvenuto anche a Vallo della Lucania. Mamme e papà dei piccoli studenti, infatti, hanno segnalato di aver contribuito alle spese per acquistare prodotti per i bagni della scuola ‘Aldo Moro’. A rendere pubblico il caso il consigliere di minoranza Pietro Miraldi. “Ho appena speso 5€ per un rotolo di carta e sapone da portare alla scuola elementare”, spiega. Poi l’esponente del Movimento 5 Stelle chiede l’intervento del comune. “E’ giusto – si chiede – che ciò deve farlo un cittadino?Forse il comune spende e spande per altro?”. La questione ha sollevato non poche polemiche ma ha permesso anche di scoprire che l’intervento dei genitori nell’acquisto di materiale scolastico non rappresenta una novità e il caso di Vallo della Lucania non è certo unico, al contrario ci sono situazioni peggiori. In alcuni istituti del comprensorio sulle lavagne ci sarebbe un vero e proprio registro della spesa, in altr, invece, ci sono genitori che lamentano la richiesta di “contribuiti volontari” per sostenere le spese. I casi virtuosi non mancano: a San Giovanni a Piro, presso l’istituto “Teodoro Gaza” grazie all’intuizione della dirigente scolastica Maria De Biase, alcuni prodotti come il sapone li realizzano proprio gli studenti.