Elezioni 2017, l’accusa: abbonamenti allo stadio o al teatro in cambio di voti

Consigliere Rizzo ipotizza reato di voto di scambio

Di Redazione Infocilento

Consigliere Rizzo ipotizza reato di voto di scambio

AGROPOLI. Inizia a farsi infuocato il clima per la prossima campagna elettorale. A far discutere sono alcune iniziative dell’amministrazione comunale, o di persone ad essa ricollegabili, che sembrerebbero configurare addirittura il reato di voto di scambio. In particolare a far discutere la decisione del presidente di una società partecipata di donare alle fasce deboli 40 abbonamenti della stagione teatrale, mentre altri politici hanno regalato abbonamenti per le gare della locale squadra di calcio agli anziani. Gesti, questi, che potrebbero essere considerati a scopo benefico e solidale se non fosse che tra circa sei mesi gli agropolesi saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco. Per questo il consigliere Vito Rizzo ha ipotizzato che possa configurarsi una ipotesi di reato. “Questi regali a ridosso della campagna elettorale, anche se – eventualmente – fatti con soldi privati e non pubblici potrebbero rientrare tra i casi rubricati nel codice penale come fattispecie di reato, nello specifico come voto di scambio”, dice il componente dell’opposizione. “E’ un fatto grave”, conclude. I diretti interessati smentiscono legami tra i ‘regali’ e il voto e precisano che gli abbonamenti sono stati acquistati rinunciando ai propri compensi.

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