Alla scoperta di una delle bellezze del Cilento
Ci sono tanti percorsi quante sono le persone che l’attraversano all’oasi di Morigerati, sebbene la mappa che ci viene gentilmente consegnata al punto informazioni ne segni principalmente uno, che costeggia il fiume Bussento, l’anima grande dell’area, il protagonista indiscusso di quei 2,5 km di immersione nella natura più incontaminata, dopo i 4 km che percorre sotterraneamente, unico fenomeno carsico del Sud Italia. Ci sono tanti percorsi che si dipanano lungo un solo sentiero, ma che fanno leva su sentimenti e sensazioni molteplici, come quando ad entrar nella Grotta della Risorgenza non si può fare a meno di sentirsi ammaliati dalle formazioni rocciose su cui l’acqua ha agito pazientemente, scavando qui un fosso, scolpendo lì qualche figurina inaspettata, facendosi largo silenziosa tra gli spazi angusti. E’ una passeggiata di un’ora circa, per camminatori lenti, che vogliono godersi lo spettacolo di uno scenario tanto inusuale come accade alla stazione dei muschi, laddove gli arbusti sono interamente ricoperti di quest’abito lieve, vestiti di verde finanche sui tronchi, generando cascate silvestri non meno suggestive della polla sorgiva che si incontra all’altezza dell’antico mulino, 150 litri al secondo di gittata, e una ruota orizzontale ancora visibile, che doveva essere attivata proprio da una deviazione di questo ingente flusso. L’attraversiamo in più sensi, ritorniamo indietro e lo scenario sembra quasi cambiare ogni volta. Il rumore dell’acqua che scorre è la nota costante che ci accompagna, ci rassicura, ci rilassa e infine ci restituisce alla vita più in armonia con noi stessi.