Amianto abbandonato nei pressi del centro urbano, il sindaco: tremila euro per la bonifica

"Questi soldi avrebbero potuto essere investiti per altro per il cittadini e il territorio"

Di Redazione Infocilento

“Questi soldi avrebbero potuto essere investiti per altro per il cittadini e il territorio”

ALBANELLA. Amianto abbandonato da più di un anno in via Santa Tecchia e nessun intervento fin ora messo in atto per ripristinare lo stato dei luoghi. E’ quanto sottolinea il Collettivo Autonomo Granma che evidenzia come a pochi metri dal centro urbano siano presenti diverse lastre di eternit che giaccono ormai da troppo tempo nonostante le segnalazioni. È dovere del Sindaco tutelare la salute dei suoi Cittadini ed in questo caso crediamo che il tempo trascorso prima di risolvere il problema sia stata un’eternità. “Riteniamo urgente un sopralluogo da parte delle autorità competenti affinché si attivino per una veloce bonifica del sito. L’amministrazione comunale ha il dovere di intervenire immediatamente e dare un segnale di attenzione a queste problematiche lasciate fino ad ora nell’ indifferenza assoluta”, avevano sottolineato dal Collettivo. La risposta del sindaco Renato Iosca non è tardata ad arrivare.

“Purtroppo – spiega il primo cittadino albanellese – ci troviamo di fronte ad un atto criminale effettuato da balordi che abbandonano rifiuti sul nostro territorio, che non tengono conto delle conseguenze che tali gesti comportano per l’ambiente che con impegno l’amministrazione comunale cerca in tutti i modi di preservare. Per quella discarica sono state effettuate analisi dei campioni del materiale. Abbiamo già recepito i preventivi per lo smaltimento, ma esiste una procedura da seguire con costi anche elevati, relativi allo smaltimento del materiale pericoloso, per il Comune e, quindi per i cittadini. In particolare, per smaltire l’amianto abbandonato in via Santa Tecchia il costo è di circa tremila euro. Apprezzo l’azione di sollecito da parte del Granma e anzi chiedo a tutti coloro che ci tengono all’ambiente di starci affianco e di collaborare, segnalando queste azioni – conclude – che non possono non essere definite criminali commesse in danno al nostro territorio. Questi soldi avrebbero potuto essere investiti per altro per il cittadini e il territorio”.

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