Il Gruppo Cinque Stelle chiede chiarimenti sul caso. L’accusa: Italia ha recepito le direttive europee in modo distorto
ROCCADASPIDE. Non si ferma la battaglia contro il ridimensionamento dell’ospedale civile. Dopo l’annuncio del ricorso al Tar da parte delle amministrazioni locali e dei sindacati, arriva anche una interrogazione a risposta scritta presentata al Parlamento Europeo da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle. Nella nota indirizzata anche alla Commissione Europea si sottolinea come le direttive europee, recepite dall’Italia per l’ambito sanitario, hanno determinato un nuovo assetto organizzativo che “si è tramutato di fatto in un taglio indiscriminato ai servizi essenziali per i cittadini”.
“In particolare – scrivono dal Gruppo 5 Stelle – è stata disposta la chiusura di interi ospedali o singoli reparti, anziché prevedere e programmare nuove assunzioni per garantire tale servizio essenziale ai cittadini”. Ad essere colpita è soprattutto la Campania “il cui piano regionale di programmazione della rete ospedaliera, ha previsto la soppressione di diverse strutture e reparti”. “In particolare – evidenziano – è stata disposta la chiusura dei reparti di ortopedia, cardiologia e chirurgia del Presidio Ospedaliero di Roccadaspide, struttura di riferimento per un bacino di ben 22 comuni”.
Di qui la richiesta di chiarimenti alla Commissione Europea e un invito a “rivolgere una raccomandazione all’Italia per correggere il recepimento della direttiva”.