Approvata la Carta degli Intenti del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni

Approvata la Carta degli Intenti del Parco: "Ecco cosa si può...nel Parco nel quale vogliamo vivere"

Di Redazione Infocilento

“Ecco cosa si può…nel Parco nel quale vogliamo vivere”

Nell’ultimo consiglio direttivo è stata approvata la Carta d’Intenti del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, che il Presidente Pellegrino presentò in occasione del suo insediamento alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e al Ministro dell’Ambiente, On. Galletti, nell’ambito della visita a Vallo della Lucania avvenuta a pochi giorni dalla pubblicazione del decreto di nomina.

Nel documento, che ha visto la convergenza e la più ampia condivisione di tutti i Consiglieri, sono espresse le linee programmatiche della Nuova Governance dell’Ente Parco, un punto di svolta radicale nell’approccio tra Ente e Territorio, tra il Parco e la Comunità Locale.

CARTA D’INTENTI DEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO VALLO DI DIANO E ALBURNI

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni rappresenta in Italia e certamente nel Sud una delle realtà da un punto di vista naturalistico, paesaggistico e culturale tra le più significative ed importanti. Il Parco ha al suo attivo numerosi riconoscimenti internazionali e di eccellenza: è Riserva di Biosfera del programma MAB dell’Unesco, è inserito nella World Heritage List dell’Unesco quale “Paesaggio Culturale di rilevanza mondiale”, è inserito nell’ “European and Global Geopark Network”, dal 2015 programma Unesco, ha rappresentato per l’Italia, insieme al Comune di Pollica, la Comunità Emblematica per il riconoscimento della Dieta Mediterranea quale Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco. Oltre al compito di tutelare questo straordinario patrimonio, l’Ente Parco ha il dovere di valorizzarlo, promuoverlo e diffonderlo. La “Carta d’Intenti” vuole realizzare le giuste sinergie per far si che le dichiarazioni di principio in essa enunciate possano diventare prassi sistematica e concreta.

Nel Parco, nel quale vogliamo vivere, si può:

1) Far diventare il bello anche utile.

2) Far nascere numerose startup utilizzando e valorizzando le innumerevoli risorse presenti nel territorio.

3) Far accedere tutti, senza barriere, fornendo ai diversamente abili la possibilità di fruire e godere di luoghi meravigliosi.

4) Attuare una politica per una gestione sostenibile ed equilibrata dell’energia , “verso l’autonomia energetica del territorio”.

5) Differenziare e riciclare per un “Parco a rifiuti zero”.

6) Collegare le numerose Comunità sparse sul territorio con un sistema di mobilità ecosostenibile.

7) Collaborare con le Università, che devono interagire con il territorio e devono contribuire alla formazione sul campo dei nostri giovani.

8) Promuovere la ricerca scientifica, a partire dalla filiera agroalimentare che costituisce la spina dorsale della Dieta Mediterranea.

9) Realizzare un “Parco della Cultura” per attrarre un turismo di qualità e trasmettere ai visitatori forti emozioni.

10) Far diventare il Parco centro e laboratorio di ricerca sulla Biodiversità e sulla Dieta Mediterranea.

11) Investire, sempre più, in formazione, coinvolgendo attivamente le Scuole del territorio.

12) Difendere il patrimonio naturale, culturale ed agroalimentare del territorio dai rischi della scomparsa, del degrado, della contaminazione.

13) Puntare sul ruolo strategico dei giovani affinché si possa preparare al meglio il futuro, evitando di perdere radici e tradizioni.

14) Costruire un parco di bambini, di famiglie e di nonni.

15) Stimolare e ritrovare l’orgoglio di appartenenza alla propria terra.

Far ripartire il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni significa far ripartire il Sud.

Condividi questo articolo
Exit mobile version