Il primo cittadino si costituirà in giudizio contro la sanzione
CASTELLABATE. La giunta comunale ha autorizzato il sindaco Costabile Spinelli a costituirsi in giudizio per la contestazione della sanzione per illecito amministrativo elevata dall’ARPAC per irregolarità nel sistema di depurazione di località Maroccia ed Ogliastro Marina. Alla base delle contestazioni vi è il superamento dei valori limite di cloruri nelle acque reflue depurate che venivano scaricate nelle acque superficiali. Secondo l’ente i dati sono nella norma, eppure la Regione non ha tenuto in considerazione la nota che il comune ha inviato a Palazzo Santa Lucia per spiegare le proprie ragione. In particolare nella missiva si precisava che “le condotte di adduzione della rete fognaria della frazione Santa Maria e San Marco di Castellabate, sono poste sulla spiaggia di Pozzillo e sono contatto con l’acqua di mare”, il cui influsso nelle acque di pompaggio “si è accentuato negli ultimi anni, ed è dovuto all’erosione dell’arenile”. Nonostante gli interventi di manutenzione, le condotte continuano a presentare infiltrazioni di acqua di mare che comportano “problematiche sulla conduzione dell’impianto di depurazione in località Marcoccia”. L’ente, in tal senso, aveva sollecitato la Regione ad investire su una nuova linea che sostituisse l’attuale, ma fin ora senza risposta.
“Inoltre – si legge nella nota dell’ente – le acque reflue depurate provenienti dal depuratore di località Marcoccia defluiscono tramite il Vallone Valsella nel corpo idrico ricettore, il mare di Ogliastro Marina, pertanto la concentrazione di cloruri presenti nelle acque scaricate non alterano la qualità del corpo ricettore (il mare)”. Infine si sottolinea che le acque reflue urbane di Santa Maria di Castellabate sono di natura salmastra, pertanto contengono già sale cloruro di sodio. La nota inviata dall’ente, e firmata dal chimico Francesco Amato, titolare della società che si occupa degli impianti, è servita solo per ottenere una riduzione della sanzione.