Niente banda larga, comune diffida la ditta

Niente banda larga, comune diffida la ditta. A tre anni dal rilascio dell'autorizzazione lavori ancora non completati

Di Comunicato Stampa

A tre anni dal rilascio dell’autorizzazione lavori ancora non completati

Dal Comune di Santa Marina arriva la decisione di diffidare la Generale Infratel S.P.A, soggetto attuatore del Piano banda larga e ultralarga nazionale, ad effettuare ad horas, i lavori di realizzazione del collegamento “Der. Policastro B.no 2- Santa Marina – ARL- S. Marina”. Sono trascorsi circa tre anni dal rilascio della prima autorizzazione comunale al programma per lo sviluppo della larga banda per l’abbattimento del digital divide e, ad oggi, nel Comune non sono stati effettuati i lavori, impedendo di fatto di terminare le opere propedeutiche alla fruizione del citato programma e creando gravi squilibri territoriali con i paesi confinanti nei quali già il servizio è stato da mesi attivato.

“Abbiamo maturato questa decisione- spiega il Sindaco Giovanni Fortunato- in seguito alle numerose sollecitazioni delle aziende che operano sul territorio nonché di privati cittadini, che hanno persuaso questa Amministrazione a diffidare Infratel S.P.A e ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per impedire ulteriori ed ingiustificati ritardi nella chiusura dei lavori, necessari per la fruizione di un pubblico servizio utile per i cittadini e, ormai, essenziali per le aziende. La società Infratel Italia- continua il primo cittadino- ha già percepito dei finanziamenti pubblici comunitari, nazionali e regionali per la realizzazione delle infrastrutture per la larga banda, ed è stata trasmessa in data 03.05.2016, una prima diffida rimasta senza riscontro. La missiva odierna è stata inviata anche all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al fine di chiederne controlli e vigilanza sulle modalità di distribuzione dei servizi per l’eliminazione del digital divide e, per conoscenza, al Prefetto di Salerno e al Presidente della Regione Campania”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version