Sul caso della password negata, il Comune di Castellabate respinge le accuse e nomina un legale per la difesa in tribunale
CASTELLABATE. Come era facilmente prevedibile, il caso della password negata ai consiglieri di minoranza di Castellabate (leggi qui e qui). La minoranza in consiglio, guidata da Alessandro Lo Schiavo e composta da Caterina Di Biasi, Luigi Maurano e Marco Rizzo, ha chiesto all’Ente a più riprese di ottenere la password al fine di accedere alla contabilità. Secondo quest’ultimi, l’accesso a tali dati è stato negato e a volte addirittura osteggiato tant’è che si è deciso di ricorrere al TAR. A farlo è stata la consigliera Di Biasi a inizio ottobre. La risposta da parte dell’amministrazione guidata da Costabile Spinelli non si è fatta attendere: la Giunta ha infatti dato mandato ad un legale che difenderà l’Ente in tribunale. La nomina del legale è avvenuta in sede di Giunta ed è stata votata all’unanimità: «Quanto lamentato dal consigliere comunale Caterina Di Biasi – si legge nella delibera – non corrisponde a quanto riportato nei provvedimenti impugnati ed in particolare a quanto riportato nella nota protocollo 21783/2016 e nella deliberazione di Giunta Comunale n. 99 del 04/06/2015 con i quali si disciplinava il rilascio delle password e/o documenti senza formulare alcun diniego. Dal 2015 – continua – presso l’Ente una postazione dedicata ai consiglieri comunali per consentire agli stessi pieno e libero accesso ai software gestionali dell’ente con servizio di assistenza, se necessaria, e che per motivi di sicurezza informatica le password di accesso vengono generate e consegnate ai consiglieri contestualmente all’uso della postazione».
Dovrà quindi esprimersi un giudice sulla situazione della password negata e si metterà fine a questa vicenda.