Caso legionella nel Cilento, vicesindaco: «Nostre acque sono non contaminate»

Di Arturo Calabrese

Il vicesindaco interviene sul caso legionella: «Le nostre acque non sono contaminate», e attacca la minoranza: «No a strumentalizzazioni politiche»

PERDIFUMO. È ancora alta la psicosi contagio dopo la notizia di un’anziana colpita da legionella. La donna è stata ricoverata all’ospedale di Vallo della Lucania e, dopo aver rischiato la vita, è ora fuori pericolo. Il timore però resta e la paura per i residenti del centro cilentano è che l’acquedotto comunale abbia fatto da vettore al batterio. Da subito il primo cittadino Vincenzo Paolillo aveva escluso tale ipotesi ma la cosa non aveva soddisfatto la minoranza che, raccolte le perplessità e le paure dei perdifumesi, aveva presentato un’interrogazione nella quale si chiedeva la pubblicazione delle consuete analisi fatte presso i bacini idrici comunali. Ad intervenire è ora il vicesindaco Rosaria Malandrino che affida la sua dichiarazione alla piattaforma di facebook  e che dà una stoccata alla minoranza: «Per tranquillizzare tutta la comunità ed evitare inutili strumentalizzazioni politiche – scrive – voglio pubblicamente confermare che il caso di legionella che purtroppo si è verificato in questi giorni nel comune di Perdifumo non è dipeso dalla condotta idrica comunale. Sono ufficiali i dati del laboratorio di analisi che periodicamente con cadenza trimestrale effettua i controlli sulla nostra condotta idrica. I prelievi relativi agli ultimi esami sono stati effettuati qualche giorno prima della scoperta del caso ed i risultati degli stessi sono inequivocabili. La documentazione cartacea con i risultati – conclude – ci verrà consegnata solo lunedì e sarà a disposizione di tutta la cittadinanza».

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