Crisi del settore castanicolo: ok alla lotta biologica

Crisi del settore castanicolo: ok alla lotta biologica. Il delegato all'agricoltura della Regione Alfieri apre alle istanze di Cia Campania

Di Redazione Infocilento

Il delegato all’agricoltura della Regione Alfieri apre alle istanze di Cia Campania

Il delegato all’Agricoltura della Regione Campania, Franco Alfieri, apre alle istanze di CIA Campania, che da tempo ha proposto l’adozione di un protocollo con metodi biologici a difesa e per il rilancio del settore castanicolo. Un settore ormai in ginocchio e che ha registrato un crollo di produzione dell’80 per cento rispetto ai livelli pre-crisi”, afferma Alessandro Mastrocinque, vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani e numero uno di CIA Campania.

La produzione di castagne in Campania prima della crisi si aggirava intorno ai 300 mila quintali mentre l’anno scorso ne sono stati prodotti 60 mila quintali e quest’anno ci sarà una ulteriore diminuzione. Particolarmente colpita è l’Irpinia, dove i parassiti del frutto, il Cinipide Galligeno, sta devastando i castagneti tipici . Critica anche la situazione del Cilento, a Roccadaspide e nelle altre aree interne. Il comune di Stio, in  tal senso, ha già avviato l’iter per richiedere lo stato di calamità naturale per sostenere le aziende in crisi.

“Una eccellenza riconosciuta nel mondo è stata quasi completamente distrutta da un parassita – continua Mastrocinque – e dalla mancanza di strategie politiche. Sul tema ci siamo battuti tantissimo, anche in Consiglio Regionale attraverso le audizioni. La CIA ha già registrato in Regione Campania un protocollo per la lotta biologica al Cinipide, mentre la CIA nazionale promuoverà la stessa iniziativa presso il Ministero dell’Agricoltura. Già diversi mesi fa i vari livelli della CIA firmarono un documento per prospettate soluzioni più complete e attraverso il quale sono già stati interessati Regione e Ministeri”, aggiunge Mastrocinque.

“Finora il fenomeno è stato affrontato solo con l’immissione del Torimus, antagonista naturale d’importazione del Cinipide che si è rivelato insufficiente. L’apertura di Alfieri all’utilizzo del Piretro ci lascia ben sperare. Il Consiglio e la Giunta regionale prendano atto della realtà e assumano tutti i provvedimenti urgenti, a cominciare dalla sensibilizzazione presso i Ministeri, per garantire alla castanicoltura e a molte parti del territorio regionale una prospettiva di fuoriuscita dalla crisi”, conclude il presidente della CIA Campania e vice presidente nazionale Alessandro Mastrocinque.

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