Tra i grandi centri bene solo Capaccio Paestum. Male Vallo della Lucania, Sapri, Agropoli, Sala Consilina e Castellabate.
Luci ed ombre sul Cilento premiato a Comuni Ricicloni da Legambiente Campania. Se nei piccoli centri la raccolta differenziate raggiunge standard elevati, nelle città il dato è negativo. L’unica eccezione è quella di Capaccio Paestum.
Procediamo con ordine. La classifica generale, in senso assoluto, premia Cilento e Vallo di Diano. I 584 abitanti di Tortorella superano il 98% di differenziata, per un totale di 125.056 chili annui. Il podio si completa con Marzano di Nola (Av) e Montesarchio (Bn). Nella top 10 c’è però anche Sassano (sesto posto). Baronissi (17mila abitanti) e l’altra città salernitana tra le prime 10 (sesto posto). La città più grande in questa graduatoria è Bacoli: 27mila abitanti e l’87,23% di differenziata, un successo per la Provincia di Napoli in una graduatoria altrimenti dominata dal salernitano e dal beneventano.
Cilento e Vallo di Diano trionfano anche nella classifica riservata ai comuni con meno di 1000 abitanti. Tortorella è sempre prima, il terzo posto è per San Mauro Cilento (73% di differenziata e 976 abitanti), il quarto per Pertosa (703 abitanti e il 77% di differenziata) e a seguire Morigerati (sesto), Salvitelle (settimo), Monteforte Cilento (nono), Ottati (decimo).
Aumentando il numero di abitanti il risultato cambia e come. Nella graduatoria dei comuni con popolazione compresa tra 1000 e 5000 abitanti troviamo soltanto due centri valdianesi: Petina (1200 abitanti) è ottava con il 91% di differenziata; Atena Lucana (2300 abitanti) è decima con l’82%.
Una valdianese è anche presente in vetta nella classifica dei migliori dieci comuni tra 5000 e 10000 abitanti: è Sassano che con i suoi 5mila abitanti fa registrare il 95% di raccolta differenziata. Buccino è quinta (77%), Albanella settima (76%), Altavilla Silentina decima (75%).
E veniamo alle dolenti note: la classifica dei comuni tra 10000 e 20000 abitanti: qui le cilentane sono assenti ad eccezione di Capaccio Paestum che ‘salva’ il territorio. Dopo Bacoli, Vico Equense e Somma Vesuviana, infatti, c’è la città dei templi con il 66% di raccolta differenziata.
Altri premi vanno ai comuni di Casal Velino (per i centri di raccolti) a Casalbuono ed a Cuccaro Vetere per la prima compostiera in comunità.
E gli altri comuni del territorio? Nella classifica generale con una raccolta differenziata superiore al 65% entrano in totale 199 comuni. Oltre quelli già indicati ci sono Moio della Civitella (22°), Auletta (38°), Piaggine (49°), Felitto (53°), Roccadaspide (54°), Torre Orsaia (56°), Futani (58°), Pisciotta (61°), Sessa Cilento (62°), Monteforte Cilento (63°), Rofrano (65°), Casaletto Spartano (66°), Castel San Lorenzo (78°), Celle di Bulgheria (80°), Torchiara (83°), Ogliastro Cilento (85°), Padula (93°), Controne (95°), Novi Velia (98°), Pollica (110°), Caselle in Pittari (118°), Rutino (120°), Trentinara (124°), Polla (134°), Salento (137°), Perdifumo (152°), San Pietro al Tanagro (173°), Corleto Monforte (181°), Ceraso (185°), Sant’Arsenio (191°), Sacco (192°) e Perito (198°).
Chi sono invece i bocciati? La classifica raggruppa ben 280 comuni con differenziata inferiore al 65%, ritenuto un valore ancora insufficiente. In questa infausta graduatoria rientrano Montecorice, Caggiano, Serramezzana, Monte San Giacomo, Camerota, Cicerale, Castellabate, Alfano, Bellosguardo, Giungano, Stella Cilento, Postiglione, Ascea, Centola, Agropoli, Castelcivita, Sala Consilina, Montano Antilia, Sanza, Castelnuovo Cilento, Ispani, Laurito, Laurino, Laureana Cilento, Casalbuono, Buonabitacolo, Cannalonga, San Rufo, Teggiano, Sicignano degli Alburni, Magliano Vetere, San Mauro La Bruca, Orria, Prignano Cilento, Vallo della Lucania, Gioi, Roscigno e Sapri.
I numeri che maggiormente fanno riflettere sono quelli relativi ai grandi centri: esclusa Capaccio Paestum, infatti, Castellabate è 34° posto nella classifica dei comuni con differenziata al di sotto del 65% (62,25%), Agropoli è al 71° (62,20%), Sala Consilina 85° (50,83%), Vallo della Lucania 228° (51,98%), Sapri 253° (45,34%).