Spese impreviste e cambi di materiale: polemiche sui lavori per l’isola ecologica di Castellabate

Spese per forniture non previste e cambi di materiali per l'isola ecologica. La minoranza interroga il sindaco sui lavori

Di Luisa Monaco

Spese per forniture non previste e cambi di materiali per l’isola ecologica. La minoranza interroga il sindaco sui lavori

CASTELLABATE. Dubbi sui lavori per l’isola ecologica, la minoranza interroga il sindaco. Accade a Castellabate dove i consiglieri comunali Alessandro Lo Schiavo, Marco Rizzo, Caterina Di Biasi e Luigi Maurano hanno chiesto lumi al primo cittadino in merito ai lavori per la realizzazione di un’isola ecologica in località Marcoccia. L’opera è stata finanziata con un mutuo acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti per un importo di circa 300mila euro e aggiudicata ad un’impresa di Giffoni Valle Piana. L’iter di realizzazione ha subito diversi intoppi: i lavori, infatti, sono stati interrotti per ben cinque volte e per lunghi periodi e due sono state le varianti al progetto iniziale. L’ultima del 15 marzo scorso. Nel primo caso si previde l’utilizzo di asfalto pigmentato verde, considerato che l’area ricade in zona C1 del Parco ed in area sottoposta a vincolo paesaggistico; la seconda, invece, consistente nell’estendimento all’intera area carrabile della pavimentazione in calcestruzzo durevole prevista per il basamento sottostante i cassoni scarrabili, necessari allo stoccaggio provvisorio dei rifiuti, in sostituzione della prevista pavimentazione in conglomerato bituminoso.

A creare malumori, però, è in particolare una voce di spesa “improvvisamente apparsa nella fase di completamento dei lavori”, relativa a “forniture” per 20mila euro e non presente né nel progetto esecutivo né nella successiva variante. Di qui l’interrogazione dei consiglieri di minoranza Lo Schiavo, Rizzo, Di Biasi e Maurano, di capire cosa comprenda la voce ‘fornitura” ed ancora se l’Ente è in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie del Parco e della Soprintendenza per “cementificare un’area sottoposta a vincolo”. Chieste infine informazioni sui motivi del cambio di materiale, sui fornitori e sull’aumento dell’utilizzo di materiale cementizio nei lavori pubblici del comune di Castellabate.

Condividi questo articolo
Exit mobile version