Il direttore generale dell’Asl spegne le speranze per l’ospedale di Roccadaspide: ‘scelta della Regione, io solo esecutore’
ROCCADASPIDE. L’atto aziendale dell’Asl Salerno, inerente il riordino della rete ospedaliera, ha garantito il mantenimento di reparti e servizi per gli ospedali di Sapri e Polla, una nuova vita per Agropoli e Sant’Arsenio, un potenziamento di Vallo della Lucania. Il nosocomio di Roccadaspide, invece, è quello più penalizzato. Diventerà un presidio ospedaliero con soli venti posti letto (oggi ne conta circa 70) e la soppressione di tre reparti: ortopedia, cardiologia e chirurgia. Resterà quindi la sola medicina generale, oltre a radiologia e laboratorio d’analisi.
Una previsione questa, che ha messo sul piede di guerra i sindaci dell’intero comprensorio che chiedono di incontrare il Governatore Vincenzo De Luca e annunciano di essere pronti anche ad un ricorso al Tar. L’area che serve il nosocomio rocchese, l’intera zona del Calore, degli Alburni, e dell’Alento, è vasta e in condizioni disagiate, soprattutto per una viabilità non ottimale, con tempi di percorrenza notevoli per raggiunge i presidi di Battipaglia o Eboli a Nord, Polla ad Est e Vallo della Lucania a sud.
Nonostante le polemiche, però, il direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Giordano non sembra intenzionato a fare passi indietro. Lo ha ribadito durante una visita all’ospedale di Eboli. “Ho un magone al cuore perché essendo io un esecutore d’ordine che non può modificare la programmazione regionale si è trovato a dover subire questa scelta su Roccadapside”, ha detto sulle frequenze di Radio Alfa. “E’ una scelta che francamente mi dispiace – ha chiosato – ma che non ho potuto evitare anche se abbiamo tentato di migliorare i livelli di erogazione di servizi alla popolazione riempiendo il contenitore di Roccadapside in una serie di altri servizi come l’ospedale di comunità un Uccp, una Hospice e una casa per la salute”.