Cilento: un progetto per valorizzare la propria terra e sconfiggere la paura del diverso

Con il progetto “L’Altro è un Bene per Me” corsi per gli studenti per conoscere e rispettare il territorio e imparare ad aprirsi al mondo.

Di Redazione Infocilento

Al via il progetto “L’Altro è un Bene per Me”. Per gli studenti corsi pomeridiani per conoscere e imparare a rispettare il territorio e aprirsi al mondo globalizzato

PIAGGINE. La Regione Campania ha finanziato all’Istituto Omnicomprensivo di Piaggine il progetto “L’Altro è un Bene per Me”, nell’ambito del bando “Scuola Viva”.
La Regione ha premiato l’alto valore educativo della proposta presentata che vuole puntare sulla responsabilità personale dei ragazzi e dei giovani per costruire il loro futuro puntando su di sé e sugli altri, qualsiasi sia la loro provenienza, e sulle risorse del territorio. Solo così si può sconfiggere la paura del diverso da sé e dell’incertezza che spezza le gambe e costringe, spesso, a scegliere la strada di abbandonare la propria terra per cercare un futuro più sicuro, un po’ come gli stessi migranti possono raccontarci.
I moduli formativi finanziati saranno realizzati durante l’anno scolastico 2016/2017 con attività pomeridiane sui seguenti temi: il territorio come risorsa (ambiente, cultura, storia e buone pratiche imprenditoriali), il turismo rurale, cultura ambientale con il metodo SARA-Greenopoli del Prof De Feo dell’Università degli studi di Salerno, educazione alla legalità con il metodo “Valore legale” che punta sulla responsabilità personale, “integrAzioni” e “integrAzioni Labs” per imparare a conoscere il fenomeno e le persone migranti, e per approfondire la lingua italiana e quella inglese per aprirsi al mondo moderno globalizzato.
Il progetto verrà attuato in uno scenario globale e locale dove questi temi sono molto caldi.
Infatti, da poco, la Prefettura di Salerno ha scelto Piaggine come luogo dove ospitare una comunità di ragazzi e giovani immigrati, oltre ad una comunità di famiglie immigrate.
Il territorio di riferimento della scuola non è nuovo a fenomeni di disagio, marginalizzazione sociale e dispersione scolastica, anche senza che si vada ad aggiungere una tale problematica. Infatti, già prima di questi ultimi eventi, si è registrata una diminuzione della popolazione, un tasso di disoccupazione elevato e, per la maggioranza, un livello di reddito tra le famiglie medio-basso, con un’ampia fascia che si colloca nel livello di assai grave difficoltà.

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