«Costruire in quella zona è uno scandalo» ma Farro non ci sta e risponde al blog: «Doveroso confutare tali valutazioni»
TORCHIARA. È domenica 1 ottobre e l’Agropoli Basket sta disputando la prima partita della stagione 2016/2017 di Serie A2. La sfida con la Viola Reggio Calabria non si tiene nel consueto palazzetto di Agropoli ma al PalaCilento di Torchiara, a causa del regolamento della Federazione che prevede determinati accorgimenti tecnici mancanti, al momento, nella struttura agropolese. A dare il via libera al cambio di sede per le sfide casalinghe è stata la Federazione che nei giorni scorsi ha effettuato dei sopralluoghi. Il PalaCilento ha quindi ospitato numerosi tifosi e ha soddisfatto le aspettative della vigilia.
Numeroso il pubblico presente e tra questi anche diversi accreditati che hanno occupato la tribuna stampa. Tra essi non solo giornalisti ma anche il gestore di un blog tale “Paestum… in rete”. Su questo sito, quindi non una testata giornalistica, è comparso un articolo che definiva la costruzione della struttura sportiva di Torchiara in quel luogo “uno scandalo”. L’articolo è stato pubblicato nella mattinata di ieri e contiene, in un discutibilissimo italiano e con una punteggiatura pressoché assente, varie valutazioni negative che esulano dal contesto sportivo, spaziando dalla viabilità alla sanità. Il pezzo ha fatto indignare gli addetti ai lavori e in particolare il primo cittadino di Torchiara Massimo Farro che in una nota risponde piccato all’ “estensore”. Le parole di Farro sono articolate in 4 punti e replicano a tali errate valutazioni:
I. “ …e chi paga …..” il Palacilento è stato realizzato grazie alle capacità amministrative delle varie amministrazioni che si nono succedute negli anni a Torchiara le quali hanno saputo intercettare fondi FINALIZZATI, non sottratti ad altre finalità e senza gravare sulle tasche dei cittadini di Torchiara; d’altronde pensare di poter realizzare siffatta struttura con fondi comunali dimostra l’ignoranza, in materia amministrativa, da parte dell’estensore delle dichiarazioni;
II. “ …. in queste terre deserte ….” a differenza di quanto affermato dall’estensore, il Palacilento di Torchiara è un impianto che ha soddisfatto, fin dalla data della sua inaugurazione, l’intero comprensorio di cui fa parte anche Agropoli; infatti, al suo interno, nel corso degli anni, si sono svolti corsi di mini basket gratuiti, gare di: pallavolo, basket, calcio a 5, calcio settore giovanile e danza artistica con relativo svolgimento dei relativi campionati di competenza da parte di società di Agropoli, di Santa Maria di Castellabate e dei paesi limitrofi dovendo, purtroppo, negare l’accesso ad altre società per l’impossibilità di poterle ospitare;
III. “… tra le impervie vie cilentane ….” Torchiara è facilmente raggiungibile, da Agropoli: o tramite una strada provinciale la cui distanza è di circa 10 Km o da una strada comunale la cui distanza è di 6 km dalla località Madonna del Carmine senza bisogno di “alcun radar” basterebbe saper leggere le indicazioni stradali in mancanza dotarsi di un mediocre navigatore satellitare;
IV. “non hanno nemmeno un Ospedale” non è compito delle amministrazioni locali costruire Ospedali ma sicuramente grazie alla lungimiranza e alla capacità di saper intercettare fondi, extra comunali, il comprensorio cilentano ha un “gioiellino” adeguato alla normativa vigente per poter disputare le gare di un campionato di livello NAZIONALE anche al fine di consentire all’estensore, delle su indicate dichiarazioni, di poterne parlare.
A fare eco al primo cittadino altri membri della maggioranza, il vice-sindaco Luca Cerretani e il consigliere con delega allo sport Alessandro Abate. «Credo che per le prossime gare – scrive il primo – la sala stampa vada riservata a testate giornalistiche, o presunte tali, in grado di utilizzare l’italiano corrente nei propri articoli, forse questa è la pecca più grave del PalaCilento».«Voglio sottolineare – le parole di Abate – che negli ultimi due anni il PalaCilento non aveva disponibilità di utilizzo perché occupato da società sportive di tutto il territorio dalle 15 dalle 23 per tutta la settimana, compresa la Domenica. Basta verificare, poi parlare».
Solo in serata, dopo la nota di Farro, arriva sul suddetto blog, nel consueto sgangherato italiano, un articolo “di precisazioni” in cui sembrerebbe ci sia un tentativo di arrampicarsi sugli specchi e di rimediare alla figuraccia fatta. Precisazione arrivata in ritardo dopo le impulsive e sterili polemiche scatenate in mattinata.