Nel Cilento e Alburni perdite fino al 50%. La Coldiretti: fate attenzione ai prezzi
Sarà un raccolto ai minimi storici per l’olio della provincia di Salerno. Dopo il boom della produzione olivicola del 2015, la stagione si prospetta negativa con una previsione di -49% rispetto allo scorso anno ma con una qualità molto elevata che conferma l’eccellenza dell’olio extravergine salernitano. Lo scrive in una nota la Coldiretti Salerno. “Le prime settimane del mese di giugno sono state caratterizzate da elevata piovosità e umidità – spiega il direttore Enzo Tropiano – fattori che hanno contribuito ad una scarsissima allegagione nonostante una buona fioritura iniziale. In linea di massima possiamo quantificare la perdita di produzione nel 45 – 50% nella zona degli Alburni e del Basso Cilento e intorno al 35% per i Picentini. Il calo di quest’anno tuttavia non inciderà sulla qualità che sarà come sempre molto elevata”. Coldiretti consiglia di prestare molta attenzione ai prezzi. Se la bottiglia sarà venduta al di sotto dei 7-8 euro, c’è il rischio si tratti di olio extravergine di oliva non salernitano: “Al di sotto di questa cifra i produttori non riusciranno a coprire nemmeno i costi di produzione – continua Tropiano – quindi è bene diffidare dalle bottiglie a prezzi bassi, potrebbero essere rimanenze degli anni passati o oli prodotti con olive non italiane. Il consiglio della Coldiretti è quello di guardare la scadenza e preferire l’extravergine nuovo guardando l’annata di produzione che molti indicano volontariamente in etichetta e di preferire gli extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica”.