Il sindaco Gabriele Iuliano: “bozza dell’atto aziendale chiaramente illegittima e palesemente iniqua”
ROCCADASPIDE. Una richiesta di audizione urgente e una diffida al direttore generale dell’Asl. Queste le iniziative del sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano dopo la pubblicazione dell’atto aziendale dell’Asl Salerno che ridimensiona drasticamente il presidio ospedaliero rocchese, che perde tre reparti e vede ridursi i posti letto dai circa 70 odierni a 20.
“Il decreto commissariale – spiega il primo cittadino è stato impugnato dinanzi al Tar Campania per la evidente contraddittorietà ed illegittimità che lo caratterizza, soprattutto nella parte in cui non considera la espressa deroga prevista dal D.M. 70/16 per le aree c.d. montane ed interne (oltre che per le isole) e, quindi, nega al presidio ospidaliero di Roccadaspide la classificazione di Ospedale di base sede di Pronto Soccorso, pur rispettando lo stesso tutti gli standard previsti dalla legge ed avendo tutti i requisiti per essere classificato tale”.
“Come è ben noto – si legge nella missiva indirizzata all’azienda sanitaria – la realtà territoriale di Roccadaspide ha una sua chiara specificità (soprattutto sul piano geomorfologico), dal momento che si tratta di un ospedale collocato in un territoriointeramente montano nell’ambito del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni; che serve un territorio con caratteristiche geomorfologiche difficilissime ed estremamente disagiate; con una rete viaria completamente fatiscente ed una popolazione prevalentemente anziana che rappresenta in molti comuni del distretto il triplo della media regionale e che è bisognosa di condizioni di urgenza maggiori con necessità di ricovero in confronto ad una popolazione di età giovanile adulta; è un ospedale che garantisce assistenza ed adeguata risposta sanitaria ad una popolazione di oltre 22 comuni disseminata su circa 800 Km quadrati, proveniente in massima parte dai territori degli Alburni-Calore-Alento, oltre che a numerosi pazienti della provincia di Salerno; è un P.O. che mantiene livelli di spesa ben inferiori agli altri presidi ospedalieri, dal momento che presenta una condizione di totale e piena osservanza ai criteri e ai parametri stabiliti dalla normativa nazionale e regionale vigente, con parametri che altri P.O. non possono vantare in termini di occupazione di posti letto (per il 2014 è stata del 94%), dotazione, strutture e attrezzature presenti, con una caratteristica di virtuosità tra le più alte in Regione Campania.
Non senza considerare la gravissima condizione infrastrutturale della rete viaria, completamente carente e fatiscente (vi sono con frane che da anni hanno isolato interi comuni e numerosissime ordinanze di chiusura di strade provinciali)”.
La bozza dell’atto aziendale, secondo Iuliano, è quindi “chiaramente illegittima e palesemente iniqua”. Di qui la richiesta di un’audizione urgente e la diffida “di sospensione di ogni iniziativa che vada nella direzione dell’adozione, mediante pubblicazione ufficiale, dell’Atto aziendale in relazione alla rete ospedaliera dell’ASL Salerno”.