Gli esperti lanciano l’allarme Marsili: vulcano attivo, a rischio anche le coste del Cilento

Nei giorni scorsi una scossa di terremoto ha riacceso i riflettori sul vulcano Marsili

Di Angela Bonora

Nei giorni scorsi una scossa di terremoto ha riacceso i riflettori sul vulcano Marsili

Il Marsili, è il più grande vulcano attivo situato nelle acque del Mediterraneo tra la costa del basso Cilento e la Calabria è un vulcano sommerso che se dovesse risvegliarsi, potrebbe diventare pericoloso per tutte le popolazioni che abitano le zone tirreniche, costa cilentana e golfo di Policastro compresi.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 con epicentro vicino al vulcano è stata registrata mercoledì mattina a poche ore dall’intervento del professore Francesco Dramis dell’università Roma tre. Sono state inoltre registrate altre scosse nei giorni scorsi. Il sisma avvenuto in mare aperto non è stato però avvertito sulla costa o dagli abitanti delle isole vicine ma preoccupa per la vicinanza dell’epicentro al Marsili. Date le sue dimensioni un’eruzione violenta provocherebbe uno tsunami che in meno di trenta minuti colpirebbe le coste di Campania, Calabria e Sicilia.
«Il Marsili è un vulcano attivo che sta nel mare. Il pericolo di una esondazione è reale. Il vulcano c’è e non è spento. Siamo a rischio». L’esperto di geomorfologia ha lanciato l’allarme a chiusura di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Ceraso e che ha visto la partecipazione di centinaia di esperti geo-morfologi provenienti da tutta Italia.

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