Nonostante le rassicurazioni dei rappresentanti delle istituzioni l’arteria stradale resta chiusa e il comune a rischio isolamento
SACCO. “Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Oggi in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare (…) E vanno pel tratturo antico al piano (…) su vestigia degli antichi padri. (…) Ora lungh’esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento è l’aria. (… )Ah perché non son io coi miei pastori?” Tratto da I Pastori di Gabriele D’Annunzio.
Triste e malinconico è il D’Annunzio per la condizione di lontananza in cui versa, lontano dal luogo natio, lontano dal luogo che lo vide felice e sereno da fanciullo.
Triste e malinconica è la popolazione sacchese per la condizione di abbandono in cui versa la S.P. 342 che da Sacco porta al Vallo di Diano,al territorio Alburni, e verso Roccadaspide – Capaccio- Paestum, chiusa al traffico veicolare dal novembre 2010. L’allora assessore regionale, Edoardo Cosenza, affermava, più di un anno fa “La galleria paramassi che si dovrà costruire sotto il costone roccioso di Sacco è di natura più impegnativa rispetto a quella realizzata sulla SS 166 Degli Alburni (Corleto Monforte- San Rufo). La galleria ad assorbimento ( Sacco), infatti è più complessa rispetto alla contenitiva ( SS 166), ma insomma speriamo che per fine estate del 2015 si possa avviare anche questa attività”. La galleria costerà 4 milioni 100 mila €. L’Arcadis, società regionale che gestiva il progetto, «è stata soppressa, per cui ora è tutto in mano alla sezione LL.PP della Regione- dichiara il sindaco Claudio Saggese- Si doveva procedere con una gara d’appalto per il progetto preliminare a cui non è stato dato seguito perché i codici degli appalti sono cambiati. La struttura regionale sta procedendo sia per il progetto definitivo che quello esecutivo per l’affidamento dei lavori».
Settembre, andiamo…