L’ex giocatore di Anversa è il primo americano alla corte di Finelli, in attesa dello sbarco di Taylor
Prosegue il percorso di rafforzamento del Basket Agropoli in vista dell’inizio del campionato nel girone Ovest di Serie A2, della prima settimana di ottobre quando al Pala Cilento di Torchiara i delfini se la vedranno con la Viola Reggio Calabria del grande ex, il coach Paternoster. Dopo l’ufficializzazione del play Marra oggi è stato il turno della presentazione alla stampa del centro Kevin Langford. ”Ho scelto Agropoli perchè la società ha dimostrato subito molta determinazione nel volermi ed hanno insistito talmente tanto che mi hanno convinto del loro progetto.” –esordisce l’ex giocatore del Paok Salonicco – ”Ho imparato tanto tempo fa che è importante andare in posti dove ti dimostrano il loro apprezzamento”. Poi una prima considerazione sul materiale tecnico in dotazione al roster di Finelli (si attende ancora lo sbarco di Taylor): ” Penso che abbiamo una squadra molto buona, anche dopo aver visto l’amichevole fatta ad Avellino dove abbiamo giocato bene, anche se loro avevano una taglia diversa dato erano molto più grossi e atletici di noi” -afferma lo statunitense- ”la squadra ha continuato a fare ciò che doveva fare dimostrando un buono spirito, e di questo sono molto contento: questo è un aspetto che mi ha favorevolmente impressionato”. Suo fratello Keith è una vecchia conoscenza del basket italiano per aver calcato i parquet di Biella, Bologna (sponda Virtus) e Milano e lo ha avvisato sulle insidie anche in A2: ” mi ha spiegato che è un campionato molto competitivo, anche per ciò che riguarda la Serie A2 che sarebbe stato un campionato molto difficile”. Il lungo poi si è sbilanciato con un pronostico positivo per quanto riguarda la stagione imminente: ”La squadra è in costruzione, sta crescendo e penso che possiamo fare ottime cose disputando una buona stagione quest’anno”. Infine una chiosa sulle prime impressioni e sull’ambientamento nella città di Agropoli: ” Mi piace il mare e le spiaggie di Agropoli, che sono state apprezzate anche dal mio cane”. sorride simpaticamente Langford – ”Un aspetto che mi ha colpito favorevolmente è che è possible per me e tutto il team, compresi i miei compagni di squadra ed il coach avere un contatto diretto con i tifosi. E’importante essere circondati da positività e da brave persone, perché ne risente positivamente la vita quotidiana di ognuno”. L’esperienza del lungo americano sarà senz’altro utile a tutta la squadra per una stagione in cui si chiede la permanenza nella categoria duramente conquistata, essendo i delfini reduci dalla straordinaria annata dello scorso anno. Per raggiungerla c’è bisogno anche di un giocatore come lui.