“L’abbonamento annuale gratuito non è un gratta e vinci, ma un diritto degli studenti fino ai 26 anni compiuti”
Si registrano problemi sul servizio di trasporto scolastico regionale ed in particolare sull’iniziativa della Regione Campania che prevede abbonamenti gratuiti per gli studenti fino a 26 anni. A sollevare i problemi il Codacons Vallo di Diano tramite il responsabile dei trasporti Rocco Panetta e il responsabile della sede Roberto De Luca.
“Abbiamo notato – evidenziano – come sia limitato il numero di giorni che le ditte di trasporto mettono a disposizione degli studenti e delle loro famiglie per consegnare la domanda di abbonamento annuale gratuito. Sembrerebbe quasi una cosa non gradita, da parte di alcuni, questa concessione sul fronte del diritto allo studio. Per il mese di settembre è già scaduto il termine della consegna delle domande e bisogna attrezzarsi per ottobre”. “ Bene sarebbe fare tutto online”, evidenziano dall’associazione. I problemi, però, non finiscono qui: sebbene il regolamento per gli abbonamenti prevede che questi siano validi”solo nei giorni feriali, senza limitazioni orarie, per la tratta dal Comune di residenza a quello in cui ha sede l’istituto scolastico”, alcuni utenti lamentano che alcune ditte “non vorrebbero consentire allo studente di utilizzare l’autobus per più di una corsa di andata e ritorno (e sembrerebbe che alcuni vorrebbero che lo studente utilizzasse sempre e solo la stessa corsa alla stessa ora)”. “Questo – precisano Panetta e De Luca – non è quanto riportato sul sito di Unicocampania e, certamente, non corrisponde a quanto un abbonamento annuale dà diritto”.
Per lo studente, però, non ci sarebbero problemi: “può viaggiare anche più di una volta al giorno”, spiegano dall’associazione dei consumatori. “Se lo studente vuole, egli può cortesemente dire al conducente di essere munito di abbonamento annuale gratuito. Quest’ultimo, infatti, non essendo un agente di polizia amministrativa autorizzato dalla Regione Campania, non ha nessuna qualifica per accertare il possesso del titolo di viaggio, per elevare una sanzione amministrativa o per invitare il passeggero a scendere”. “Egli può, se gli viene richiesto, emettere biglietto (e non l’abbonamento) al passeggero che ne è sprovvisto. Se il conducente dovesse, malauguratamente, richiedere il pagamento del biglietto a uno studente che è in possesso dell’abbonamento annuale gratuito nella tratta riportata sul tesserino rilasciato dal Consorzio Unicocampania e dovesse incassare i soldi dal poverino – concludono Panetta e De Luca – potrebbe incorrere in seri problemi.”