Cilento, comune vince la battaglia per l’acqua: resterà pubblica

Il Consiglio di Stato conferma il giudizio del Tar: comune potrà continuare a gestire l'acqua sul proprio territorio.

Di Filippo Di Pasquale

Il Consiglio di Stato conferma il giudizio del Tar: comune potrà continuare a gestire l’acqua sul proprio territorio.

Rofrano vince, almeno per ora, la sua battaglia per preservare la gestione dell’acqua. L’ente, retto dal sindaco Nicola Cammarano, da alcuni mesi aveva deciso di avviare l’iter legale impugnando dinanzi ai giudici amministrativi il provvedimento con cui si stabilisce il trasferimento del servizio idrico integrato alla società Consac. Il Tar Campania nel giudizio di primo grado ha riconosciuto le ragioni del centro cilentano disponendo la sospensione del passaggio di gestione. Il commissario straordinario della soppressa autorità ambito Sele, però, propose ricorso d’appello al Consiglio di Stato.

Il comune di Rofrano, quindi, si è costituito in giudizio per “tutelare i propri interessi e le proprie ragioni”. L’incarico legale è stato affidato all’avvocato Nicola Senatore. La quinta Sezione del Consiglio di Stato ha confermato, per assenza del periculum in mora, il provvedimento cautelare emesso dal Tar. Il Comune di Rofrano potrà quindi proseguire l’esercizio autonomo del servizio idrico nel proprio territorio.

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