Domani le celebrazioni per ricordare l’affondamento del sommergibile Velella

Con l'inabissamento del Velella morirono il comandante Patané, 5 altri ufficiali e 44 fra sottufficiali e marinai

Di Comunicato Stampa

Con l’inabissamento del Velella morirono il comandante Patané, 5 altri ufficiali e 44 fra sottufficiali e marinai

Il 7 settembre 1943, nello specchio di mare antistante Punta Licosa, si inabbissò il sommergibile Velella, provocando la morte dei giovani marinai a bordo. Domenica 11 settembre in occasione del 73° anniversario dell’affondamento, una solenne cerimonia commemorerà il tragico evento.

La manifestazione è promossa dal Gruppo di Santa Maria di Castellabate dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di concerto con l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Costabile Spinelli. Il raduno è previsto alle ore 9.30 in Piazza Antonio Mondelli (adiacente caserma dei Carabinieri), con deposizione di una corona d’alloro per ricordare il Carabiniere Antonio Mondelli, Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Il corteo si snoderà per le vie del paese con l’arrivo in Piazza Punta dell’Inferno, passando per Viale O.Pepi, C. Grande, Corso Matarazzo, Via Margherita, Lungomare De Simone. Seguirà la cerimonia dell’Alza Bandiera, la deposizione della corona al Monumento ai Caduti del Mare e la Santa Messa, celebrata dal parroco del Santuario di Santa Maria a Mare Don Roberto Guida. La corona commemorativa per le vittime verrà gettata in mare dal veliero del Gruppo ANMI di Salerno. Il Regio sommergibile Velella venne colpito a morte, dai siluri provenienti dal sommergibile britannico Shakespeare.

Il battello affondò nelle acque di Punta Licosa, con tutto il suo carico di vite umane. Da quella terribile sera del 7 Settembre 1943, quegli uomini giacciono ancora lì, a circa 140 metri di profondità. «Siamo tutti custodi di questa triste pagina di storia che segnò così profondamente Castellabate», dichiara il Sindaco Costabile Spinelli: «Va inoltre riconosciuto l’impegno del Gruppo ANMI di Castellabate, che insieme al Comune porta avanti, con queste iniziative, un’opera importante di trasmissione della memoria storica locale».

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