Irregolarità nella sterilizzazione dei ferri della sala operatoria, scatta la denuncia

Le irregolarità sarebbero state registrate tra il 2010 e il 2015

Di Katiuscia Stio

Le irregolarità sarebbero state registrate tra il 2010 e il 2015

ROCCADASPIDE. «Gravissime irregolarità nel delicato processo di sterilizzazione dei ferri chirurgici utilizzati presso la sala operatoria ed ambulatori di chirurgia e pronto soccorso dell’ospedale di Roccadaspide» nonché omissioni nel consenso informato. Questo quanto denunciato alla Procura della Repubblica di Salerno. I fatti si riferiscono agli anni che vanno dal 2010 al 2015. In questo periodo sembrerebbe che la sterilizzatrice dell’ospedale di Roccadaspide subisse ripetuti e sospetti guasti e che di conseguenza il materiale da sterilizzare venisse trasportato presso quello di Vallo della Lucania con auto medica, non omologata a tale servizio di trasporto, della cooperativa Croce Bianca di Roccadaspide, convenzionata esclusivamente per il trasporto sangue, che riceverebbe compensi extra per il trasporto del materiale chirurgico. Sembrerebbe che i ferri chirurgici, contenuti in cestelli dopo la sterilizzazione, venissero ammassati nel vano bagagliaio e che a seguito del percorso tortuoso, fatto di curve e tornanti, a volte, si disperdessero nel cofano venendo così a contatto con germi, così come è possibile leggere nell’esposto-denuncia depositato presso le due competenti Procure.

A finire sotto accusa anche gli autisti della cooperativa che, ignari della normativa vigente in materia, riposizionerebbero alla rinfusa il materiale fuoriuscito dai contenitori con la complicità di infermieri per poi consegnarli agli operatori della sala operatoria. Un fatto questo che se venisse accertato avvalorerebbe la denuncia di mancata informazione per i pazienti, che venivano sottoposti ad interventi chirurgici, sul rischio di infezione post operatoria. In particolare si farebbe riferimento ad omissioni nel consenso informato nei predetti periodi di guasto della sterilizzatrice. Con il modello informativo i pazienti esonerano sia l’equipe chirurgica che la stessa azienda sanitaria anche da eventuale e probabile rischio di infezione post operatoria, rischio dovuto come logica conseguenza problematica.
«Il consenso informativo, non riguarda solo i rischi oggettivi e tecnici in relazione alla situazione soggettiva e allo stato dell’arte della disciplina, ma riguardano anche la concreta, magari momentanea, carente situazione ospedaliera, in rapporto alle dotazioni e alle attrezzature, al loro regolare funzionamento». «Non si sono registrati casi di infezione ospedaliera post operatoria qui da noi» fanno sapere dalla direzione sanitaria e aggiungono che solo nel 2010 si sono avuti problemi con la sterilizzatrice.

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